Da domani scatta l’aumento
dei pedaggi su tutte le autostrade

Scatteranno domani gli aumenti delle tariffe per chi viaggia in autostrada. Dal primo luglio, infatti, auto, moto e camion dovranno pagare ai caselli di interconnessione con le autostrade e i raccordi dell’Anas una tariffa forfettaria, alla quale si aggiungerà il prezzo, maggiorato, del pedaggio. Entrando nel dettaglio, auto e moto subiranno una maggiorazione forfettaria di 1 euro, mentre per i mezzi pesanti la cifra si raddoppia. A tutto ciò si aggiunge un aumento delle tariffe di pedaggio su tutte le autostrade in concessione: si tratta di un rincaro per le auto di 1 millesimo di euro a chilometro e di 3 millesimi per i mezzi pesanti. 
Facendo degli esempi, per andare da Roma a Milano, il pedaggio autostradale, ora di 33,10 euro, aumenterà di 55 centesimi per le auto e di un euro e mezzo per i camion. Da Roma a Napoli l’aumento sarà di poco più di 20 centesimi per le auto e le moto, e poco più di 60 centesimi per i camion.
Gli aumenti sono inseriti in un decreto legge che contiene la manovra 2010-2013 per la correzione dei conti pubblici: tali aumenti andranno infatti a ridurre le spese dello Stato che, attraverso le entrate derivanti dai nuovi pedaggi, sconterà quanto annualmente dovuto all’Anas come corrispettivo per la gestione e manutenzione della rete autostradale nazionale nonché per gli investimenti relativi a opere e interventi di manutenzione straordinaria, anche in corso di esecuzione da parte dell’Anas.
Il provvedimento prevede anche che la maggiorazione tariffaria di 1 e 2 euro dovuta ai caselli, non potrà comunque superare il 25 per cento del pedaggio ora dovuto.
In futuro, tuttavia, il meccanismo di pedaggio forfettario ai caselli delle concessionarie verrà sostituito da un meccanismo di esazione di tipo free flow, a flusso libero, sulle strade gestite dall’Anas. Il forfait che scatterà il primo luglio, infatti, resterà in vigore solo fino al 31 dicembre 2011.
Quanto ai caselli interessati, si dovrà pagare la maggiorazione tariffaria forfettaria nelle stazioni di interconnessione tra l’A1 e Roma, Firenze-Certosa, Valdichiana tra l’A24 e Roma, per entrare sull’A12 da Roma Ovest o Fregene, sulla A3 a Nocera e Cava dei Tirreni, sulla A18 a San Gregorio, sulla A30 a Mercato S. Severino, sulla A16 ad Avellino Est e Benevento, sulla A13 a Ferrara Sud, sulla A55 e la tangenziale di Torino, sulla A14 a San Benedetto del Tronto e Pescara Ovest e sulla A4 a Lisert. La Provincia di Torino ha già annunciato che ricorrerà al Tar del Lazio contro il decreto che individua i caselli di Bruere, Falchera e Settimo sui quali Anas può far applicare l’aumento del pedaggio. Per la Coldiretti l’aumento dei pedaggi si scaricherà tutto sulle tavole degli italiani: ogni pasto, sostiene l’organizzazione, percorre in media quasi 2mila chilometri prima di giungere sulle tavole, e l’aumento dei costi rischia di così di determinare un effetto valanga sulla spesa alimentare.

6 risposte a “Da domani scatta l’aumento
dei pedaggi su tutte le autostrade

  1. E vai, aumenti su aumenti. Ogni estate è così: se non è la benzina è l’autostrada. Ha un bel coraggio Berlusconi a sbandierare che riduce le tasse. E poi, alla prova dei fatti, ci troviamo a fare i conti con balzelli di ogni tipo che svuotano il nostro portafogli

  2. Non quello dei committenti. Noi le tariffe non le possiamo aumentare! Se ne riparlerà forse tra 9 mesi, prossima data del parto!

  3. Una volta almeno ci lasciavano tornare dalle ferie estive prima di propinarci il classico aumento… Si stava meglio quando si stava peggio….

  4. Vorrei porre un quesito a tutti i critici che sono intervenuti sull’incremento deciso dal Governo sulle autostrade. Lo faccio da cittadino che non possiede un’autovettura e che per spostarsi utilizza o i mezzi pubblici o autovetture a noleggio. Nel corrispettivo che riconosco viene ricompreso il costo del pedaggio o delle spese di manutenzione che sono sostenute. Perché dovrei pagare anche con le tasse i costi generati da quelli che decidono di andare con la propria autovettura? Così pagherei due volte e questo oltre che ingiusto credo sia anche anticostituzionale. La seconda osservazione è relativa al principio assurdo che sta alla base dei ragionamenti dei contrari che vorrebbero sempre che sia lo Stato a sostenere i costi per tutti, anche quando sono in essere situazioni di difficoltà economiche che impongono a tutti dei sacrifici. Vogliamo riflettere un attimo. Forse però aveva ragione chi sosteneva che governare gli italiani non è faticoso ma “inutile”. Le pecore vanno guidate e noi dimostriamo proprio di averne bisogno.

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