Codice della strada, tolto l’obbligo del casco per i bimbi in bicicletta

Il lungo iter per il nuovo Codice della strada regala novità giorno dopo giorno. Le ultime provengono dalla commissione Trasporti della Camera che ha approvato una serie di modifiche alla riforma del Codice della strada sul testo già vagliato dal Senato. In particolare, come riporta l’agenzia Ansa, è stato rimosso l’obbligo dell’uso del caschetto in bici per i minori di 14 anni e del seggiolino per il loro trasporto in moto (misura applicata soltanto in Belgio). Introdotto anche l’obbligo di una prova pratica di guida per condurre le minicar. Inoltre, ci saranno sanzioni più dure per coloro che, proprietari e officine, truccano i mezzi e i ciclomotori. Per gli autovelox, inoltre, è stato stabilito che non possano essere istallati a meno di un chilometro dal segnale del limite di velocità in modo “da impedire brusche frenate”. Inoltre, spiega sempre l’Ansa, chi commette un’infrazione in auto, vedrà i proventi della propria multa investiti per migliorare le strade e aumentare la sicurezza degli automobilisti. I Comuni che non investiranno in sicurezza stradale il denaro raccolto con le multe degli automobilisti indisciplinati, dovranno a loro volta pagare una sanzione pari al 30 per cento dei proventi dell’anno precedente. Apparentemente si tratta di una questione tecnica ma nella realtà i proventi per le infrazioni stradali arrivano alla considerevole cifra di circa 1,5 miliardi di euro l’anno. Un ‘tesoretto’ che spesso rappresenta anche una delle principali voci di bilancio delle amministrazioni italiane. Il testo prevede che i proventi siano divisi al 50 per cento tra l’ente proprietario della strada e l’ente a cui appartiene l’organo accertatore (i Comuni per l’appunto). Quindi alle piccole e grandi amministrazioni locali spetta poco meno di un miliardo di euro che, specie dopo i tagli previsti dalla Finanziaria, pesa non poco sui bilanci. L’emendamento approvato prevede, però, che i Comuni possano investire i proventi per pagare il personale che lavora nella sicurezza stradale. La Camera interviene anche per ribadire il pugno duro contro l’abuso di alcol alla guida. Maggioranza e opposizione hanno infatti approvato un emendamento che prevede “l’impossibilità di conseguire di nuovo la patente nel caso in cui la patente stessa sia stata revocata per una seconda volta, a seguito di reiterazione del reato di omicidio colposo causato da un incidente provocato da un soggetto in stato di ebbrezza” o “sotto l’effetto di sostanze stupefacenti” mentre è alla guida. L’obiettivo della commissione è arrivare in poche settimane all’approvazione del testo da rinviare al Senato: in questo modo il nuovo disegno di legge potrebbe diventare legge prima della pausa estiva. Tra le nuove norme più attese ci sono quelle definite ‘zero-alcol’ ma anche la targa personale e la possibilità di innalzare il limite di velocità sulle autostrade a 150 km/h.

Una risposta a “Codice della strada, tolto l’obbligo del casco per i bimbi in bicicletta

  1. Talvolta il meglio è nemico del bene. Speriamo che le nostre forze politiche non avviino il solito “tira e molla” che produca un allungamento dei tempi. Mi pare che le modifiche introdotte alla Camera siano razionali. Vi sarebbe anche da intervenire sul limite di età alla guida di mezzi pesanti e rendere meno demagogiche alcune norme che si pongono il lodevole obbiettivo di combattere o prevenire l’alcolismo. Obbiettivo pienamente condivisibile purché non si carichino di compiti inutili i gestori di esercizi o si pensi di imporre orari. Chi vuole bere si compra la bottiglia prima. Evidentemente vi è qualcuno nel Governo che continua a pensare che la guerra all’alcolismo e alla droga si possa fare con il Codice della strada. Non dimentichiamo mai che se si è voluto ottenere dall’opposizione il via libera a una procedura veloce nel dibattito parlamentare si è dovuto fare delle concessioni. Delle due l’una: la maggioranza insista su alcune modifiche ma poi abbia la determinazione per far passare in fretta le modifiche; in caso contrario si evitino perdite di tempo dannose.

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