Aci: “I tempi sono maturi per
un Codice della strada europeo”

“I tempi sono maturi per un Codice della strada europeo che detti per tutti le stesse regole di circolazione”. Alla Fia Conference Week di Cernobbio, in provincia di Como, il presidente dell’Aci, Enrico Gelpi, ha rilanciato la proposta di intervenire con provvedimenti sulla mobilità condivisi a livello internazionale. “La mobilità in tutte le sue forme”, ha detto Enrico Gelpi, “contribuisce al benessere delle comunità, all’integrazione sociale dei cittadini, alla coesione dei territori, e non può pertanto essere limitata, compressa o ristretta. Gli automobilisti devono pertanto poter contare su un sistema di tutela, condiviso a livello internazionale, soprattutto sul piano giuridico e normativo”. “In quest’ottica”, ha proseguito il presidente dell’Aci e vicepresidente della Fia, “sono maturi i tempi per un Codice della strada europeo, proposto dall’Aci e accolto con favore dai rappresentanti degli Automobile e Touring club dei 27 Stati europei. Il nuovo sistema di regole può soddisfare la domanda crescente di garanzia e sicurezza da parte degli utenti della strada, con una forte semplificazione delle misure sanzionatorie e procedure più trasparenti nella destinazione dei proventi delle multe”.
Dalla conferenza “Turismo e mobilità: nuove tendenze in un mondo nuovo” è emersa la necessità di tutelare gli automobilisti e i viaggiatori, incrementando i sistemi di garanzia e riducendo progressivamente i vincoli e i costi della mobilità. Nel corso dei lavori è stato evidenziato anche il boom delle truffe on-line nella vendita di auto usate. Contro la frode sui veicoli di seconda mano è stata auspicata la realizzazione di iniziative in grado di seguire l’auto nelle varie fasi della manutenzione, con annotazione del chilometraggio a ogni intervento meccanico: dal cambio degli pneumatici alle riparazioni del motore e della carrozzeria. Come esempio da seguire è stata presentata l’esperienza belga denominata “Car Pass”: con questo sistema di tracciatura degli interventi sui veicoli, i belgi che comprano un’auto usata sanno cosa acquistano e le frodi assicurative sono state quasi azzerate.

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