Cipe, investimenti tra gioie e dolori
Intanto Matteoli risponde ai delusi

C’è chi applaude e chi si lamenta. Gli 11 miliardi di investimenti sbloccati dal Cipe hanno infatti portato a reazioni contrastanti. Soddisfatti Confindustria, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e il sindaco di Milano, Letizia Moratti. Delusi, invece, il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti, l’Mpa e il Pd che lamentano gli scarsi investimenti per il Sud del Paese. E proprio ai delusi si è rivolto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, dichiarando che “la riunione del Cipe non è l’ultima e ne seguiranno altre man mano che si renderanno disponibili le risorse”.
Come dicevamo, la notizia dello sblocco degli 11 miliardi di investimenti è stata commentata positivamente da Confindustria che ha espresso “soddisfazione”. “Si tratta di un chiaro segnale positivo della volontà del governo di rilanciare la politica infrastrutturale e di sostenere la ripresa economica”, ha detto il vicepresidente di Confindustria per le infrastrutture Cesare Trevisani. “Aspettavamo da tempo questa riunione del Cipe. Per questo desidero esprimere un grande apprezzamento per il lavoro preparatorio e propulsivo svolto dal ministro Matteoli e dalla sua struttura tecnica di missione. Ora ci aspettiamo che dalle decisioni tecnico-finanziarie si passi ai fatti, cioè che le amministrazioni centrali e locali e i concessionari si adoperino per una rapida apertura dei cantieri, delle piccole e delle grandi opere decise dal Cipe, e che il Ministero dell’Economia garantisca la piena disponibilità delle risorse pubbliche programmate”.
Felici anche il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, che ha definito le misure “importanti approvazioni per la Lombardia”, e il sindaco di Milano, Letizia Moratti: “Uno sforzo congiunto che promuoverà la competitività di Milano e del sistema Italia e che si tradurrà, allo stesso tempo, in una maggiore efficienza di trasporto per i privati e per le imprese, in un netto abbattimento dei costi e in una considerevole crescita economica per tutto Paese”, ha detto il sindaco di Milano.
Commenti positivi arrivano anche dal senatore del Pdl Luigi Grillo, presidente della Commissione Lavori pubblici: “Occorre dare atto al governo”, ha detto Grillo, “della sua coerenza per aver difeso gli stanziamenti del Terzo valico Genova-Milano”.
Decisamente diversi i commenti dell’Mpa: “Il governo per il Sud riserva briciole. Destinare meno del 2 per cento dei finanziamenti alle infrastrutture è un’offesa”, ha detto il portavoce, Aurelio Misiti. Un concetto ripreso anche dal parlamentare del Pd Tino Iannuzzi, secondo cui continua “il devastante scippo di fondi ai danni del Mezzogiorno che il governo sta realizzando da due anni”.
Deluso anche il presidente della Provincia di Roma, Nicola Zingaretti: “Se fossero vere le notizie di un azzeramento dei fondi da parte del Cipe per le opere pubbliche del Lazio sarebbe un atto gravissimo. Si chiacchiera tanto di sviluppo”, ha commentato Zingaretti le notizie secondo le quali all’interno del pacchetto dei finanziamenti del Cipe mancano le grandi opere infrastrutturali del Lazio, dal raddoppio della Salaria alla Roma-Latina fino all’aeroporto di Viterbo, “e poi ci troviamo di fronte al ‘nulla’ per quanto riguarda gli investimenti. Se fosse vero denunciamo fortemente questo fatto anche per gli impegni tanto sbandierati di sostegno economico alla Capitale. Sono tutti senza conseguenza e dobbiamo registrare ormai, oltre al danno, anche la beffa che alla prova dei fatti è il nulla”.
E proprio ai delusi si è poi rivolto Matteoli. “Leggo i commenti positivi e anche le critiche e le proteste che arrivano da varie parti circa le deliberazioni del Cipe”, ha detto il ministro. “Capisco che ognuno deve svolgere il ruolo che ricopre e comprendo che ogni volta ci sono i delusi, ma desidero ricordare che la riunione di oggi del Cipe non è l’ultima. Ne seguiranno altre  man mano che si rendono disponibili le risorse per proseguire l’infrastrutturazione del Paese. Degli 11 miliardi di nuovi investimenti deliberati oggi dal Cipe oltre 10,5 sono fondi che arrivano dalla collaborazione dei privati, a dimostrazione che il mondo delle imprese ha fiducia nell’azione portata avanti dal governo nella difficile fase congiunturale.
Trovo, infine, destituite di fondamento le affermazioni secondo cui con la seduta del Cipe di oggi si sarebbe dimostrato che il governo ha dimenticato il Sud. Basta leggere le carte e documentarsi per verificare che nel Meridione questo governo sta investendo dall’inizio della legislatura oltre il 40 per cento degli investimenti complessivi. Una percentuale mai registratasi in passato”.

Una risposta a “Cipe, investimenti tra gioie e dolori
Intanto Matteoli risponde ai delusi

  1. È singolare che quando si tratta di sviluppo delle aree maggiormente “svantaggiate” e quindi del Sud del Paese la programmazione degli investimenti è sempre rinviata a data da stabilirsi, mentre l’altra parte del Paese avanza, i nostri territori si affidano alle “speranze” dei tempi migliori. Caro Ministro cosi non va! Quanti anni dovranno passare affinché le nostre imprese possano contare sulle infrastrutture che dovrebbero fare la differenza per un territorio quale quello irpino che ha puntato tutto sullo sviluppo infrastrutturale dedicato al mondo produttivo e alla interruzione della ormai costante emorragia delle nostre “giovani menti”; 7000 giovani sono andati via dall’Irpinia solo negli ultimi cinque anni. L’Alta Velocità-Alta Capacità Na-Ba alla quale sono collegati i progetti di sviluppo dell’Irpinia, CDU-Centro Distribuzione Urbana, Piattaforma Logistica in Valle Ufita, la Termoli-Grottaminarda-Lioni-Contursi ed altre importanti infrastrutture… Lo stato non può permettersi ritardi nella programmazione del Cipe né tagli dei Fondi FAS, che altrettanto minano il futuro sviluppo economico delle nostre aree, favorendo l’allontanamento dai nostri territori di quegli imprenditori che certamente non possono aspettare uno sviluppo infrastrutturale che se siamo fortunati vedranno i nostri figli! Sappiamo che la “coperta è corta” ma cosi non va!

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