Aerei, dal 2013 i liquidi potranno
tornare nel bagaglio a mano

Fra tre anni chi viaggerà in aereo potrà tornare a mettere i liquidi nei bagagli a mano. L’annuncio è stato dato la scorsa settimana dalla Commissione europea. Le nuove tecnologie per lo screening dei liquidi potranno infatti essere attuate negli scali europei a partire dall’aprile del 2013. La misura in questione fa parte di un pacchetto di nuove regole che aggiornano quelle messe in atto nel 2002 dopo gli attacchi dell’11 settembre. Per quanto riguarda le limitazioni dei liquidi nel bagaglio a mano (contenitori non superiori ai 100 ml) a più riprese anche gli europarlamentari avevano invocato una revisione criticando la mancata analisi sull’efficacia del provvedimento. Intanto, dall’aprile 2011 la Commissione promette che i liquidi provenienti dai duty free di scali dei Paesi terzi potranno essere portati nel bagaglio a mano, mentre oggi questo è possibile solo per alcuni paesi come Usa, Canada, Singapore e Croazia.
Immediate le reazioni. L’europarlamentare Debora Serracchiani ha salutato positivamente l’annuncio, ma ha anche chiesto di intervenire contro il “caro acqua” negli aeroporti avvenuto dopo l’introduzione del divieto di portare liquidi nel bagaglio a mano. “La lotta al terrorismo e la sicurezza dei cittadini sono una battaglia prioritaria che richiede di agire con la massima prudenza. Tuttavia”, ha sottolineato Debora Serracchiani, “non si può negare che questa misura sia una vera e propria noia per milioni di passeggeri, soprattutto con bambini piccoli, che alla vigilia di ogni volo devono fare scorta di sacchettini trasparenti e mini boccettine di prodotti igienici se non vogliono rischiare di vederseli sequestrati al check-in. Tra l’altro, questo divieto ha creato un monopolio di fatto dei duty free e dei negozietti che vendono bevande nella zona check-in, dove ormai una bottiglietta d’acqua può arrivare a costare anche 4-5 euro, il doppio del prezzo riscontrabile nella zona di libero accesso dello stesso aeroporto”.
“Per questo”, ha proseguito l’europarlamentare, “ho presentato un’interrogazione urgente alla Commissione europea, che ha il compito di vigilare sul mercato europeo, per chiedere se non ritenga opportuno, in presenza di tali restrizioni del mercato, imporre anche l’obbligo di distributori gratuiti d’acqua nelle zone duty free o introdurre misure di controllo sui prezzi dei prodotti di primo consumo che non sono ammessi al check-in”.
Soddisfatta anche la Coldiretti: secondo l’associazione, l’abolizione delle restrizioni sui liquidi nel bagaglio a mano è destinata ad avere effetti positivi sugli acquisti di souvenir alimentari Made in Italy, come le tradizionali bottiglie di olio e di vino, che per quasi uno straniero su due (45 per cento) aiutano a mantenere vivo il ricordo del nostro Paese. L’Italia, che è leader nella qualità dei prodotti alimentari e bevande – sostiene la Coldiretti – è stato il Paese europeo ad essere maggiormente penalizzato dai vincoli posti al trasporto a mano di liquidi comperati fuori dal sistema di controllo degli aeroporti. L’acquisto di una bottiglia di vino o di olio locali per ricordare un luogo appena visitato – afferma la Coldiretti – è uno dei comportamenti più diffusi, che alimenta una fiorente economia territoriale e dà l’opportunità di garantirsi dal viaggio un testimone unico per caratteristiche, qualità e gusto. D’altra parte – continua la Coldiretti – la visita in Italia garantisce la possibilità di fare acquisti convenienti prodotti di grande fama all’estero dove spesso sono però commercializzati a prezzi molto più elevati con il rischio inoltre di imbattersi in falsi ed imitazioni di minore qualità.

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