Tutor anche sulle statali, a breve
partirà la sperimentazione

Entro pochi mesi, il tutor controllerà la velocità media anche di alcune strade statali. L’Anas ha infatti annunciato che installerà i tutor di seconda generazione su tre tratti delle statali Romea, Aurelia e Domiziana. Le strade in questione sono state scelte per il consistente volume di traffico. Nel dettaglio, il sistema sarà operativo dal km 1,6 al km 8,6 della Romea, dal km 92 al km 104,8 dell’Aurelia e dal km 43,75 al km 54,38 della Domiziana. L’appalto, aggiudicato in via provvisoria alla Società Autostrade per l’Italia prevede anche che la sperimentazione parta entro 180 giorni dalla stipula del contratto.
“L’Anas”, ha affermato il presidente Pietro Ciucci, “ha tra i suoi compiti istituzionali anche quello della ricerca di soluzioni in grado di elevare i livelli di sicurezza della rete viaria di propria competenza. L’utilizzo del tutor è finalizzato alla riduzione della incidentalità, mediante l’acquisizione ed archiviazione dei dati relativi alla velocità media dei veicoli, alla verifica delle eventuali violazioni, ed alla raccolta dei dati di traffico”. La sperimentazione durerà 540 giorni al termine dei quali si trarranno i primi bilanci.  “L’estensione a tutta la rete stradale del tutor di seconda generazione”, ha concluso Ciucci, “sarà programmata successivamente sulla base dei risultati della sperimentazione stessa”.

10 risposte a “Tutor anche sulle statali, a breve
partirà la sperimentazione

  1. Ottima idea, ma l’unica cosa che fa realmente passare la voglia agli automobilisti di guidare da imbecilli è incrociare spesso pattuglie della polizia e dei carabinieri e di quelle se ne vedono gran poche per strada. Perché non vengono aumentate?

  2. Costano troppo. E il Governo spende già troppi soldi per pagare centinaia di auto blu e relativi autisti per portare a spasso politici, amici dei politici, portaborse, e più in generale tutti quelli che non sapendo fare nulla nella vita si sono dati alla politica.

  3. Evidentemente anche i poliziotti sono d’accordo. Anche perché è molto più comodo starsene in ufficio a passare scartoffie che in strada…

  4. Da ex poliziotto vi assicuro che moltissimi colleghi preferirebbero rischiare la pelle per strada (non dimenticatevi che anche questo fa parte del nostro lavoro) piuttosto che stare a marcire dietro a una scrivania, ma purtroppo non siamo messi nelle condizioni di farlo. Evidentemente a qualcuno fa comodo così

  5. Caro ex agente, questa raccontala a tua nonna… (e al massimo ai sindacalisti del Siulp e del Sap che la rivenderanno sicuramente ai media come “buona”)

  6. Recentemente ho letto che le pattuglie della Polizia Stradale non avevano neppure i soldi per fare il pieno o per portare le macchine a riparare in officina. Posso sapere come cittadino italiano quanto spende lo Stato in un anno per i rifornimenti e la manutenzione delle auto in dotazione alla Polizia e quanto per i pieni e le riparazioni delle auto blu dei politici?

  7. Andrea chiede di sapere quanto spendiamo per le auto blu dei politici e quanto per le auto della polizia. Crede davvero che qualcuno gli risponderà? Forse vive nel mondo della favole…

  8. Perché un organo d’informazione come il TG COM non si fa promotore di una campagna di stampa per obbligare il Governo a fornirci i dati sulle spese per le auto blu confrontate con quanto spendiamo per le auto della polizia?

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