Treno pendolari deraglia vicino
a Merano, morti 9 altoatesini

Una frana sulla linea ferroviaria ha provocato il deragliamento di un treno regionale nel Meranese. Il bilancio è drammatico. Nell’impatto hanno infatti perso la vita nove altoatesini. I feriti sono invece 28. Il treno in questione, frequentato da studenti e pendolari, era partito da Malles alle 8.20 ed era atteso a Merano alle 9.43. Nel corso del tragitto, tra gli abitati di Laces e Castelbello, l’incidente, verificatosi in un punto in cui i binari attraversano una stretta gola.
La linea, gestita dalla società Infrastrutture Ferroviarie Alto Adige, è a binario unico. Secondo le ricostruzioni, i vagoni sarebbero finiti fuori dai binari dopo aver sbattuto contro una massa di terra e roccia. Una carrozza è rimasta in bilico sul greto del fiume Adige. La strada statale attigua alla linea ferroviaria è stata chiusa al traffico per consentire l’afflusso dei mezzi di soccorso. Le forze dell’ordine, con l’autorizzazione del procuratore capo di Bolzano Guido Rispoli che coordina le indagini sul disastro (sono otto gli indagati per la strage), hanno diffuso l’elenco ufficiale delle vittime. Michaela Kuenz Oberhofer (18 anni), nata in Val Martello; Elisabeth Peer (22 anni), nata a Silandro, residente a Malles; Julian Hartmann (25 anni), il conducente del convoglio, nato e residente a Merano; Francesco Rieger (67 anni) di Castelbello; Judith Tappeiner nata e residente a Silandro (20 anni); Rosina Ofner (36 anni) nata a Silandro e residente a Tubre; Regina Tschoell nata e residente a Lasa (73 anni); Michaela Zoesch (34 anni) nata a Malles e residente a Prato Stelvio; Franz Hohenegger (73 anni) nato a Malles e residente a Silandro. Terribile la storia di Michaela Zoesch che si stava recando dal figlio, nato prematuro da appena tre giorni. Il bebè era rimasto all’ospedale di Bolzano, ricoverato in osservazione in una termo-culla del reparto prematuri. Ogni giorno Michaela scendeva in treno fino al capoluogo per vedere suo figlio e per portare il latte raccolto al seno, con il quale veniva alimentato.

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