Gli autotrasportatori sono pronti
a un nuovo fermo del servizio

L’allungamento dei tempi e la mancanza di risposte concrete che affrontino e risolvano le questioni vere della sicurezza hanno indotto il Comitato Esecutivo di Conftrasporto a dare mandato alla presidenza di proporre al prossimo esecutivo Unatras il fermo dei servizi di autotrasporto. “Dopo aver definito nel mese di dicembre un’intesa con gli obbiettivi chiari che dovevamo essere raggiunti, oggi non è possibile che si debbano ancora registrare titubanze da parte del Governo che dimostra di essere succube alla volontà della committenza che opera prevalentemente nel campo dell’intermediazione”, denuncia il segretario nazionale di Conftrasporto, Pasquale Russo. “La sicurezza per Conftrasporto è un valore irrinunciabile e deve essere raggiunto attraverso norme efficaci e non fumose o contradditorie. Il Governo, che non perde occasione di sottolineare l’assoluta necessità di  garantire la sicurezza, non può lasciar trascorrere mesi per ricercare mediazioni, utili solo a determinare la possibilità, a coloro che sfruttano l’autotrasporto, di continuare a poterlo fare. Il Comitato Esecutivo ha quindi ritenuto necessario dover stringere i tempi e porre fine al balletto delle continue e tardive proposte, dando mandato alla presidenza di proporre alla prossima riunione dell’Unatras già convocata, l’attuazione del fermo dei servizi di trasporto, sempre che il Governo non presenti soluzioni definitive, in linea con le intese sottoscritte, in grado realmente di dare al tema della sicurezza risposte concrete”.

12 risposte a “Gli autotrasportatori sono pronti
a un nuovo fermo del servizio

  1. Piantiamola di minacciare proteste e invece mettiamole in atto. A forza di aspettare che le promesse del signor Giachino si avverino, le nostre aziende vanno a gambe all’aria…

  2. Questo Governo ci ha stancato, fermiamoci per un mese e mandiamoli a casa. Poi Giachino spiegherà al suo presidente perchè ci ha fatti fermare.

  3. Come può un Governo serio del fare continuare a discutere senza trovare le soluzioni che eisitono. In fondo gli autotrasportatori non sono meno degli avvocati per i quali si vuole reintrodurre la tariffa minima. La sicurezza deve valere per tutti e per noi che facciamo girare l’economia e chiediamo di far rispettare le regole questo principio vale ancor di più.

  4. Basta chiacchiere da vecchio democristiano come Giachino, fermiamoci e diamogli una lezione per sempre a questo inconcludente e andra’ lui a spiegare ad Arcore come mai il Governo rischia di fare un flop storico dopo la sbornia elettorale. Vai Fai, siamo tutti pronti a farci rispettare.

  5. Spero che questa volta dalle minacce si passi ai fatti. Voglio ricordare che hanno cominciato a rispettarci dopo l’ultimo fermo. Faccio un appello alla Lega, che a quanto pare è la più concreta, perché intervenga e faccia dare un calcio in c…o al sottosegretario, incapace di gestire una situazione semplicissima e che invece rischia di compromettere la stabilità del governo.
    Da trasportatore di centro destra mi dispiacerebbe dare una mano ai trombati della minoranza sinistrorsa contro il mio governo, ma non è colpa della categoria se il sottosegretario che ci rappresenta fa’ promesse da marinaio.
    p.s. che spostino Giachino alla marina (non Berlusconi) ma mercantile!!!

  6. Finalmente qualcuno si decide a dare una scossa a questi che promettono invano e non concludono nulla. Intanto le nostre aziende falliscono. Diamogli una svegliata: o si decidono o andiamo al fermo.

  7. Siamo nel Paese della repubblica delle banane: il sottosegretario parla poi si smentisce poi ripropone e si corregge. Finiamola e smettiamola di farci prendere per il fondoschiena. Il fermo è la nostra unica arma.

  8. Ma il sottosegretario è consapevole che se c’è un rimpasto di Governo e noi facciamo il fermo lui va a casa? La smetta di giocare con le nostre imprese.

  9. Bravo Daniele, scriviamo a Berlusconi e diciamo quanto è bravo il suo sottosegretario. Così si rende conto che se vuole evitare il fermo bisogna che gli dia una regolata.

  10. Colleghi portiamo i nostri mezzi sotto il ministero dei Trasporti e diciamo che fin tanto che non ci firmano i decreti non ci muoviamo di li…

  11. Ma perché per mille operai interviene Letta e per centocinquantamila imprenditori del trasporto il dottor Letta non interviene? Se non gliene frega niente facciamo il fermo e vedrete come si muoveranno.

  12. Ma perché il Governo si disinteressa di noi? Una volta l’autotrasporto andava a Palazzo Chigi ma oggi ci tratta come appestati. Presidente Uggè, ci porti al fermo che torneremo a discutere con il Governo. Vogliamo Berlusconi. Lui capirà i nostri problemi.

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