Padroncino con camion-frigo portava i polli a 5 gradi e non a -18

Piccolo è bello? Non sempre, almeno nell’autotrasporto, una categoria polverizzata in migliaia di imprese e tra queste, secondo gli addetti ai lavori, molti, forse troppi, padroncini. Ossia piccoli imprenditori, artigiani con un solo camion che lavorano in conto proprio riuscendo spesso a praticare prezzi e tariffe inferiori al mercato, ma altrettanto spesso non rispettando le regole minime di sicurezza. E i controlli? Sì ci sono, ma sono pochi, a differenza delle imprese strutturate che vengono sottoposte a verifiche periodiche. Ma quando questi controlli vengono messi in atto ecco che spuntano le magagne. L’altro giorno, per esempio, durante un servizio di controllo sull’autotrasporto, la Polizia Locale di Rho (in provincia di Milano) ha effettuato il sequestro di oltre 250 confezioni di prodotti surgelati. I prodotti sono stati sequestrati, perché venivano trasportati con modalità non idonee, come è stato accertato dal personale tecnico veterinario dell’Asl fatto intervenire in via Lainate, luogo del fermo dell’autocarro sottoposto a verifica.
I prodotti, nello specifico pollame e suoi derivati e altri prodotti avicoli, venivano conservati durante il trasporto a temperatura di +5 gradi anziché -18 gradi, come previsto dalla vigente normativa in materia, violando il decreto legislativo n° 110/1192.
Il trasgressore, un autotrasportatore che impiegava per il trasporto un autocarro refrigerato per i cosiddetti prodotti freschi (camion-frigo) anziché un idoneo mezzo per i prodotti congelati, è stato sanzionato con un verbale amministrativo da 1.032 euro e con il sequestro della merce per l’immediata distruzione, dato che, come riscontrato dagli agenti tramite i documenti di viaggio, la merce viaggiava in tali condizioni da oltre 24 ore. Il pollame sarebbe finito probabilmente sulle nostre tavole con gravi rischi per la salute.

2 risposte a “Padroncino con camion-frigo portava i polli a 5 gradi e non a -18

  1. Spesso e volentieri sono le aziende di trasporto strutturate che impongono ai piccoli tariffe da fame e li costringono a utilizzare mezzi e personale non idoneo. Non ditemi che i titolari di aziende con 50/100 camion non si accorgono di cosa mandano in giro.
    In nome della sicurezza questi signori dovrebbero cambiare mentalità e ricordarsi che quando finisci la tua corsa, che tu abbia tanti o pochi soldi non conta più nulla. Quindi, mentre puoi, comportati bene e cerca di vedere nel tuo piazzale gente contenta di andare al lavoro e non schiavi che ti guardano con odio.

  2. Che delinquenti che ci sono in giro… Poi quando arrivano sui banchi della macelleria sono già avariati quei cibi. Dovrebbero togliere la licenza a questa gente, l’autorizzazione a portare alimentari o medicinali. Sono sicuro che questo era un padroncino. Un’azienda vera non avrebbe mai fatto un trasporto in quelle condizioni, altrimenti si perde il lavoro…

Rispondi a guido Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *