Il futuro della patente di guida
passa attraverso un microchip

L’ultima rivoluzione in materia di documenti di guida è stata il passaggio a una tessera del formato di un bancomat, ma ora potrebbe essere inserito anche un microchip nella patente, così come già avviene nel passaporto. Un microchip in grado di contenere una serie di informazioni aggiuntive sul titolare del documento. Lo ha annunciato il Sole 24 Ore – Affari Privati. “L’unica certezza”,  scrive Maurizio Caprino, “è che la licenza di guida cambierà, aprendo probabilmente la strada alla successiva adozione della schedina elettronica”. Costi e tappe sono allo studio della Motorizzazione Civile.
La comodità del chip consentirebbe alle pattuglie sulla strada di recuperare tutte le informazioni sul titolare passando il documento in un “pos” simile a quello delle carte di credito. Sarebbe sufficiente un computer portatile per leggere i documenti di guida. A consentire l’utilizzo della “memoria” è una direttiva dell’Unione Europea per gli Stati membri. Da definire quali siano le informazioni da contenere in ogni documento. “Nel frattempo”, aggiunte Il Sole, “ci si prepara alla “patente centralizzata”, la nuova modalità di gestione delle procedure che dovrebbe essere in vigore dall’autunno”. Tutti i documenti verranno stampati a Roma, dove un cervellone memorizzerà anche le foto dei titolari delle licenze. Un modo per sgravare gli uffici provinciali della Motorizzazione. Previsto anche un cambiamento del materiale delle patenti. Si passerà infatti “dalla plastica al policarbonato, che costa di più ma dà miglior qualità di stampa”, conclude il quotidiano economico.

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