Sicurezza, Guariniello indaga
sui tunnel ferroviari di Torino

È famoso in tutta Italia per le sue inchieste nel mondo dello sport, dal presunto doping alla Juventus ai casi di Sla, ma ora Raffaele Guariniello, procuratore di Torino, si vuole occupare anche di infrastrutture e di tunnel. In particolare, come scrive Repubblica di giovedì, il pm ha scritto al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli. “Cosa accadrebbe in caso di incidente ferroviario sotto le viscere di Torino?”, scrive Repubblica.
Le gallerie rischierebbero di trasformarsi in trappole per topi almeno secondo la procura. Sul banco degli imputati sono finiti il collegamento Porta Susa-corso Grosseto di 4.600 metri. I due tunnel Porta Nuova-Porta Susa (2.800) e quello del Lingotto-Porta Susa (3.600). Anche la più recente non rispetterebbe il decreto ministeriale del 2005 sulla sicurezza nelle gallerie ferroviarie. “La questione è molto delicata perché sono sicuramente necessari lavori di adeguamento – spiega la Procura sulla Repubblica – ma ora come ora sembrerebbe che in caso di incidente non ci sarebbe proprio modo di garantire un’evacuazione sicura, specialmente per le persone disabili o gli anziani”.

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