Il Governo è pronto a lasciare a piedi gli autisti ubriachi o drogati

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“Se si beve o ci si droga non si guida”. Con queste parole, che non ammettono interpretazioni, il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino ha commentato la richiesta, avanzata al Governo dal presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggé,  di consentire alle imprese di autotrasporto di poter licenziare quegli autisti sorpresi a guidare ubriachi o sotto l’effetto di droga. “Il provvedimento è fra quelli esaminati  e attualmente in discussione al Senato  da parte della Commissione lavori pubblici”, ha affermato il sottosegretario ai Trasporti incontrando, all’Autoparco Brescia Est, i rappresentanti della Federazione autotrasportatori italiani (oltre al presidente nazionale, Paolo Uggé, era presente anche il segretario generale di Fai Conftrasporto, Pasquale Russo). “Purtroppo i lavori stanno procedendo a rilento, ma il ministero dei Trasporti sta facendo pressioni perché la discussione di tutto il testo sulla sicurezza, già approvato dalla Commissione Trasporti della Camera, acceleri e superi anche l’approvazione da parte dell’analoga commissione in Senato. In ogni caso”, ha sottolineato Giachino, “se si beve o ci si droga non si guida”.

8 risposte a “Il Governo è pronto a lasciare a piedi gli autisti ubriachi o drogati

  1. Se le norme valgono per tutti, come mai solo le aziende che hanno dipendenti sono obbligate a fare le visite di controllo ai propri autisti? Non sono sulle strade anche i titolari di imprese monoveicolari? E i Taxisti? E chi fa conto proprio è informato che deve far fare le visite ai propri autisti o questi vengono mascherati con mansioni di fattorino o magazziniere?
    Credo che ci sia molto molto da fare ancora in tema di sicurezza, soprattutto eliminare le sperequazioni. La strada è un luogo di lavoro per tutti e le regole devono essere uguali per tutti.

  2. Bene fà Giachino, condivido il pensiero del collega della Fai, chiunque guidi un veicolo professionalemente dovrebbe fare le analisi obbligatorie, per quanto i test sulla droga non siano molto attendibili. Non dimentichiamoci poi dei conducenti di camion stranieri che in questo momento sono una parte importante dell’utenza stradale in Italia: porre tutti sullo stesso piano per i conducenti di imprese italiane sarebbe già un buon primo passo.

  3. Abbiamo tutti l’interesse affinchè chi guida, specie questi enormi camion, non beva e non si droghi: ricordiamoci che potremmo noi e/o nostri cari incontrarne uno proprio nel momento sbagliato …

  4. Gli autisti: pagano sempre loro, a loro gli si cerca la pagliuzza dentro l’occhio, facendo fare drug test e alcool test, chi guida il Paese si ubriaca e si droga, prendono fior di migliaia di euro stando al fresco e al caldo. E intanto scaricano addosso all’autista tutta la responsabilità del mezzo a partire dalla manutenzione, chiedendo l’irreprensibilità nella guida… Vorrei vedere coloro che fanno le leggi a tavolino, dopo 30 anni di mestiere cosa farebbero in mezzo al caotico traffico a fine giornata…

  5. Se continuiamo ad aspettare la legge perfetta, la legge che con un colpo di bacchetta magica risolva il problema nella sua totalità, continueremo solo a contare i morti. Pertanto sono convinto che anche questo provvedimento (in lavorazione) sia comunque utile e debba essere condiviso.

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