Nel recente reportage effettuato da Stradafacendo in Veneto, il presidente regionale della Fai, Gianluigi Satini, aveva evidenziato i punti di debolezza del porto di Marghera (Venezia), in particolare costi e accessibilità, chiedendo una migliore viabilità e nuovi lavori per il rilancio dell’infrastruttura. Proprio oggi, mercoledì 3 marzo, sul Gazzettino di Venezia l’Autorità portuale rilancia la bonifica degli spazi industriali e la creazione di un grande terminal off-shore.
È prevista la conversione a uso portuali/logistici di alcune aree dismesse dalla ex Syndial all’ex Montefibre per circa 94 ettari. “Queste zone dovrebbero essere adibite a Terminal container e District park”, scrive il Gazzettino. Previsto anche un terminal per le autostrade del mare grazie al sistema del project financing. L’intervento si concluderà a breve, nel 2011. Sviluppo non solo del porto, ma anche della navigazione fluviale con i porti di Chioggia e di Porto Levante fino a Mantova e Cremona lungo il Po. “Attenzione”, spiega il Gazzettino, “sarà dedicata allo sviluppo dei traffici di camion e container (ro-ro) e ai traghetti ro-pax (passeggeri, auto e camion), anche con al riattivazione dei collegamenti con Egitto e Siria in una probabile rotta anche verso l’India. Infine l’ultimo, ma non ultimo impegno riguarda lo scavo dei canali secondo le quote previste dal Piano regolatore portuale”.