Il bilancio del primo congresso
di Transfrigoroute Italia Assotir

“Una presenza così nutrita e larga di trasportatori al primo congresso nazionale di Transfrigoroute Italia Assotir sarebbe stata difficile da immaginare”. Con queste parole Anna Vita Manigrasso, riconfermata per acclamazione presidente nazionale dell’Associazione, ha commentato i risultati della prima assemblea generale elettiva di Transfrigoroute Italia Assotir. Un’assemblea che ha visto la partecipazione di oltre 250 imprenditori, presenti alla “2 giorni” romana in cui si è proceduto all’elezione del nuovo gruppo dirigente che guiderà l’associazione nei prossimi tre anni e all’approvazione del documento politico che illustra le proposte di Transfrigoroute Italia Assotir per rinnovare e rafforzare l’autotrasporto e ridare dignità alle imprese che vi operano nei confronti delle committenze e della politica.
“Molte sono”, ha detto sempre Anna Vita Manigrasso, “le ragioni, sia di ordine economico sia politico, che potrebbero indurre al pessimismo sulla volontà di impegno della categoria e sul senso di frustrazione che essa ha accumulato. È dunque motivo di grande orgoglio per l’intero gruppo dirigente dell’associazione, aver riscontrato che su tutto ciò ha vinto, e alla grande, la fiducia verso la proposta e le iniziative che abbiamo posto in campo, in questi primi cinque anni della nostra storia associativa. Da questi partecipanti viene un primo messaggio di fiducia: c’è una categoria che non è rassegnata, ma vuole lottare per ridare dignità al proprio mestiere. Di questo siano avvertiti tutti coloro, e non sono pochi, che continuano a speculare sulla debolezza e la frantumazione dell’autotrasporto italiano”.
I congressisti si sono rivolti in particolar modo al mondo della politica, ribadendo la volontà di impegnarsi per una profonda rivisitazione della legge 32 che, nel 2005, ha determinato la liberalizzazione selvaggia del settore.
La richiesta di T.I. Assotir è quella di introdurre il riconoscimento obbligatorio dei “costi minimi di sicurezza” per consentire alle imprese di autotrasporto una giusta remunerazione dei servizi, con l’impegno a svolgerli nella sicurezza e nella legalità e fare così emergere gli interessi di una parte della committenza e di avventurieri dell’imprenditoria, che oggi trovano, nell’anarchia del mercato, un punto di incontro e di intesa inaccettabile per le imprese sane e per quanti vogliono assicurare qualità al trasporto e sicurezza e dignità agli operatori del settore.
“La stessa presenza del Segretario Nazionale della Filt-Cgil, Michele Azzola e di Giulio Traversi di Certiquality”, spiega l’associazione sul suo sito internet, “dimostra che quella di T.I. Assotir è un’iniziativa che trova punti di intesa con quanti operano per fare dell’autotrasporto italiano un soggetto che concorre, con pari dignità di altri settori economici, alla ripresa ed al rilancio dell’economia italiana.
Obiettivi che trovano pienamente concordi il sottosegretario alle Infrastrutture, Giuseppe Reina, e il presidente della commissione Lavoro della Camera, Silvano Moffa, i quali hanno ribadito come un autotrasporto rinnovato e lo sviluppo di una logistica intermodale che non penalizzi nessuno degli attori della filiera e non si declini in antitesi alla sicurezza ed alla legalità sono l’obiettivo del Governo e del Parlamento.
Per far questo c’è bisogno anche di una nuova rappresentanza del settore. Ed è significativo che da Reina e Moffa siano venuti ampi riconoscimenti al ruolo che T.I. Assotir ha saputo giocare in questi anni e l’impegno a continuare con essa un confronto a tutti i livelli, nell’interesse del Paese e dello stesso autotrasporto italiano”.

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