Che stress portare i figli a scuola,
alle 8.25 le mamme scoppiano

Si può essere stressati già alle 8.25 del mattino. Anzi, almeno secondo uno studio commissionato dalla Uniroyal, brand quality del gruppo Continental Rubber, primo produttore europeo di pneumatici, è proprio quella l’ora in cui le mamme hanno il picco più alto di stress. Tirare giù dal letto i bambini, vestirli, preparare la cartella e spingere ciascuno a fare colazione, le mamme sono esaurite ancora prima di uscire dalla porta di casa. E poi la corsa per arrivare a scuola in tempo, con il 45 per cento delle mamme stressate che aggredisce con urla gli altri guidatori. Per le mamme accompagnare i figli a scuola è veramente uno stress.
Una situazione che si ripercuote anche sui figli, visto che il 42 per cento delle mamme ha dichiarato di aver strapazzato verbalmente i piccoli accompagnandoli a scuola, indipendentemente dal fatto che si comportassero bene o male. Dopo aver lasciato i bambini a scuola, più della metà delle mamme va al lavoro, ma ormai la giornata è iniziata male. Con buona pace dei colleghi di lavoro.
La ricerca evidenzia quindi che le mamme considerano il momento di accompagnare i figli a scuola in orario come la parte peggiore della giornata. “Fare in modo che tutto quanto sia preparato e in ordine, che tutti siano pronti in tempo e poi portare i bambini a scuola è un inizio di giornata molto stressante per le mamme”, afferma il sociologo della Uniroyal che ha intervistato 2000 mamme. “Guidare è qualcosa che richiede concentrazione e quando a questo si aggiunge il tempo piovoso la situazione può diventare complicata. Una mamma su cinque accompagna i figli a scuola in automobile quando piove, mentre normalmente col bel tempo vanno a piedi. Questo aumenta il numero delle auto sulle strade, e con le distrazioni e lo stress è essenziale una maggiore attenzione. Tutti i guidatori devono aumentare la distanza di sicurezza fra loro e la vettura che li precede considerando le maggiori distanze di fermata quando piove”.
“Non c’è niente di più stressante o potenzialmente causa di distrazione che viaggiare con i bambini”, commenta la psicologa Donna Danson, “con l’impegno di essere in qualche luogo velocemente, e sia lo stress sia la distrazione distruggono la concentrazione mentre si guida. Il solo modo per prepararsi a questo – a parte organizzarsi il più possibile la sera prima e regolare la sveglia in modo da avere una riserva di tempo abbondante – è accettare fin dal principio che vi sentirete stressati e affrontare di conseguenza la situazione quando si presenta. All’inizio di un momento di stress”, spiega sempre Donna Danson, “fate qualche respiro profondo e lento. Mentre guidate, prestate maggior attenzione, e rallentate un poco. Se possibile fate mentalmente un passo indietro e cercate di vedere il lato divertente delle cose, anche facendo una risata con i bambini. Per diminuire lo stress non c’è niente di meglio che lo humour, che riempie la mente e il corpo e che fa star bene”.
Secondo lo studio della Uniroyal, l’inventore del pneumatico pioggia, il brutto tempo gioca un ruolo importante nell’aumentare i livelli di stress delle mamme. Quasi otto su 10 odiano guidare su neve e ghiaccio e il 44 per cento evita di prendere l’auto quando c’è nebbia. Un altro terzo trova difficoltà con il sole invernale e il suo riverbero sulle strade bagnate, mentre tre su 10 si sentono in difficoltà a guidare sotto la pioggia. Una su cinque non ama guidare con il buio. E una volta che le mamme sono sulla strada del lavoro, trovano difficile calmarsi dopo il movimento di inizio giornata. Riconoscono che ci vogliono almeno 14 minuti di guida per calmarsi dopo aver lasciato i figli a scuola, e il 40 per cento ammette che la loro guida è influenzata dal cattivo umore. Solo la metà delle mamme intervistate dice di ritenersi responsabile di una guida mediocre perché in ritardo per il lavoro, e la media delle mamme ha evitato per un pelo tre incidenti nel corso di un anno mentre corre fra scuola e lavoro. Lo studio realizzato dal marchio del gruppo Continental, elenca, in ordine d’importanza i momenti del giorno più stressanti per le mamme:
1 – Accompagnare i figli a scuola.
2 – Radunare le cose dei bambini, per esempio corredo nuoto, compiti a casa, ecc.
3 – Avere i bambini vestiti e fuori dalla porta.
4 – Tenere sotto controllo soldi e finanze familiari.
5 – Fare lavori domestici.
6 – Svegliare i bambini.
7 – Ingorghi del traffico.

8 – Momento della prima colazione.
9 – Correre a prendere i figli all’uscita di scuola.
10 – Preparare la cena.

Per informazioni: www.conti-online.com; www.uniroyal.de.

7 risposte a “Che stress portare i figli a scuola,
alle 8.25 le mamme scoppiano

  1. Mi rivolgo alle mamme (centinaia nella mia città, Bergamo) che portano i figli a scuola in auto quando abitano a 200 metri dalla scuola. Loro saranno pure stressate, ma soprattutto stressano gli altri. Andate a piedi: farà bene a voi e ai vostri figli…

  2. Ecco quale è il dato che manca nella ricerca commissionata dalla Continental: la distanza mediamente percorsa da una “mamma” per portate a scuola i figli. Ma fatemi capire: va be’ che ognuno investe i propri soldi per studiare ciò che desidera, ma se delle dieci cose elencate, nemmeno una riguarda lo pneumatico, la Continental che dovrebbe produrre “pneumatici”, cosa li ha spesi per fare? Per far intervenire uno psicologo, anzi …ologa, sull’argomento? O magari adesso la Continental produrrà uno pneumatico anti-stress per mamme in transito da casa a scuola? Oppure adesso salta fuori un dolce da colazione con la forma di pneumatico (non è che copieranno l’idea adesso!) contenente un anti-depressivo per mamme isteriche da traffico mattutino. A piedi, a piedi… E in auto solo se ce ne è davvero bisogno!

  3. Queste sciurette sono per lo più quelle che accompagnano con i Suv i figli a scuola; li parcheggiano in seconda fila per lo più con il motore acceso e poi protestano per lo smog. Quelli di un’altra generazione erano abituati a recarsi a scuola a piedi respirano lo smog che allora era maggiore di adesso ma almeno non c’erano le mamme inquinatrici e un po rompic….i

  4. Cari papà, capisco che vi rode perchè Uniroyal non ha nominato voi maschietti, ma credo che se vi guardate un pò in giro, vedrete macchine con donne alla guida ed i loro pargoletti dietro, io sono una di quelle!
    Sì siamo stressate e stanche!
    E quanto ci piacerebbe non esserlo e soprattutto, parlo nel mio caso, mi piacerebbe non stressare mio figlio con il traffico. Per quel che mi riguarda, sono stanca, ma non litigo con nessuno, mi metto l’anima in pace dal momento in cui entro in macchina e sò che troverò traffico.

  5. Niente suv, ma una multipla caricata con 5 bambini (il carpooling ci fa un baffo). In realtà la cartella la prepariamo alla sera insieme ai vestiti, la tavola è apparecchiata per la colazione, i bambini si svegliano senza storie (che sia perché alle 20 sono a dormire?), si chiacchiera a colazione e si inizia una normale giornata. Se c’è traffico… cantiamo una canzone. A scuola arriviamo in orario e anche contenti.

  6. e se magari i comuni si organizzassero con lo scuolabus o persone che prendono 2 o 3 bambini per portarli a scuola insieme??? più organizzazione=meno stress per tutti! la società non può appoggiarsi solo sui singoli membri delle famiglie ma aiutare le famiglie sostenendole economicamente e con servizi!

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