Uggé: “Lo stop alle auto?
Un rimedio inutile e demenziale”

“Semplicemente demenziale, oltre che perfettamente inutile”. Così, senza usare giri di parole, Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, federazione che associa circa 30mila imprese di trasporto in Italia, ha definito la decisione del blocco della circolazione, deciso da 100 comuni del Nord, prevista per domenica 28 febbraio. “Tutti sanno che i risultati delle giornate senza auto sono stati ininfluenti. Perseverare non servirà dunque a nulla e dunque potrà essere solamente diabolico, oltre che cretino, come sostiene Vittorio Feltri nel titolo d’apertura di prima pagina de Il Giornale. A me”, sottolinea sempre Paolo Uggè, ” sorge una domanda: qual’e’ la differenza tra un sindaco come Chiamparino, di sinistra, e la Moratti, di centro destra? Mi pare che mentre il sindaco di Torino porti avanti, in modo coerente alle sue ideologie, le ecobattaglie, anche se demenziali, la Moratti invece tradisca in modo evidente coloro che l’hanno eletta. Questo non perché l’ambiente non stia a cuore agli elettori moderati, ma perché questi si attendono che i loro rappresentanti usino sempre la ragione e non si  facciano trainare dalle mode. Molto francamente dal sindaco Moratti mi sarei aspettato un rifiuto motivato a questa pagliacciata.  La delusione è davvero tanta. Dov’è andata la finire la decisionista seria e preparata di quando era ministro? Se nell’occasione avesse risposto che lei si rifiuta di fare le cose inutili e demagogiche avrebbe guadagnato consensi; con l’ecologismo di moda non strapperà certo consensi alla sinistra ma ne farà invece perdere al suo schieramento. L’inquinamento è un problema serio, concreto e proprio per questo ha bisogno di risposte serie e concrete, oltre che irrimandabili, e non di cure inadeguate. Chiudere una domenica il traffico alle città è come consigliare un panicello caldo a un ammalato di cancro. L’emergenza inquinamento”, ha concluso Paolo Uggè, ” va affrontata in un modo diverso e secondo un programma che includa una serie di interventi davvero efficaci. Purtroppo lo abbiamo detto, inascoltati, troppe volte. E ancora una volta ci troviamo a ricevere una risposta inadeguata, inutile, di moda. In altre parole, demenziale”.

4 risposte a “Uggé: “Lo stop alle auto?
Un rimedio inutile e demenziale”

  1. Caro signor Uggè, mi può fare un esempio di possibili interventi davvero efficaci? E soprattutto realizzabili (magari cercando di essere più realisti del re?)

  2. Scusate, ma poichè mi obbligano a non circolare il 28 febbraio, perchè non mi rendono un pezzo del bollo ( o tassa di proprietà) e anche un pezzo di assicurazione?

  3. Uggè ha ragionissima. Nella mia provincia (Enna) non si misura neppure l’inquinamento dalle polveri, ma è sciocco pensare che sia generato solo dal traffico. A Roma allora dovrebbe essere alle stelle il pm10. Qui si tratta di una questione geografica di orografia del territorio e climatica. Interveniamo sul riscaldamento degli uffici pubblici. Mi dicono che c’è gente allo sportello in maglietta su al Nord.
    Grazie delle informazioni che date…

  4. Un piano operativo per la distribuzione delle merci basato su principi di premialità (i mezzi meno inquinanti) privilegiando coloro che oltre a una maggior competitività organizzano al meglio la raccolta e distribuzione delle merci; riorganizzare la raccolta dei rifiuti che non può avvenire in concomitanza con le ore di punta; trasformare l’alimentazione dei mezzi pubblici da gasolio a gpl e metano; intervenire sulle caldaie. Il tema dell’inquinamento si affronta con dei progetti, non con degli interventi episodici e fine a se stanti.
    Paolo Uggè

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