Podestà: “Allo studio il pedaggio sulle tangenziali di Milano”

Pagare il pedaggio sulle tangenziali di Milano per finanziare le nuove linee della metropolitana. Per ora è solamente un’ipotesi, ma l’idea c’è ed è stata lanciata dal presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà, durante la Mobility Conference 2010. “Ho richiesto uno studio per approfondire l’opportunità del pedaggio sulle tangenziali”, ha detto Podestà, “che potrebbe essere contributo per finanziare le nuove linee delle metropolitane milanesi. Solo a seguito dei risultati sarà possibile elaborare una proposta sulla quale poi confrontarsi per trovare soluzioni possibili ed efficaci per il bene dei nostri cittadini”.
A Mobility Conference, Podestà non ha parlato solamente di possibili pedaggi, ma anche di infrastrutture definite “prioritarie per lo sviluppo del territorio lombardo, che deve essere competitivo a livello internazionale e capace di trainare l’intero Paese. Stiamo accelerando i tempi, non possiamo più permetterci ritardi perché comportano difficoltà tecniche, aumento dei costi e rallentano la ripresa del nostro sistema. L’avvio dei cantieri di Pedemontana”, ha detto sempre Podestà, “è testimonianza concreta di come la politica del fare si rivela vincente per le grandi sfide del territorio. Opere come l’Alta Velocità, Corridoio 5, Frejus e il terzo valico della Milano-Genova sono passi in avanti verso lo sviluppo della Grande Milano”.
Anche sul fronte del traffico, il presidente della Provincia di Milano ha le idee chiare: “Per decongestionare il traffico”, ha detto Podestà, “ritengo indispensabile la chiusura dell’anello esterno con la tangenziale ovest. Dobbiamo intercettare 700/800mila veicoli al giorno e solo il sistema radiale, con cui si allungano le metropolitane all’esterno della città, può darci la prospettiva di riuscire a migliorare le condizioni di traffico, di inquinamento e della qualità dell’aria che respiriamo”.

18 risposte a “Podestà: “Allo studio il pedaggio sulle tangenziali di Milano”

  1. Bastaaaaaaaaaa!!!!!!! Ne abbiamo piene le tasche ( per usare un eufemismo) di pagare fior di soldi in cambio di nessun servizio. Ma i signori della politica non riescono proprio a capire che prima o poi la pacchia potrebbe finire anche per loro?

  2. Caro Marco, ma perché dovrebbero capire (o far finta di capire) finché c’è un popolo pecorone che continua a pagare i loro stipendi, i loro buchi, le loro incapacità, le loro cialtronerie….

  3. Finché l’Italia non capirà che ha una sola arma – smettere in massa di andare a votare – per delegittimare così la classe politica, non ci sarà nulla da fare…

  4. Io invece, il prossimo 15 maggio, parto, lascio l’Italia – spero senza rimpianti – e cercherò di rifarmi una vita imprenditoriale – migliore – in un altro Paese.

  5. La tangenziale deve tornare a essere una tangenziale. Io dico si studia il pedaggio. Ma studiate un potenziamento della strada prima. Sono convinto che sia giusto pagare un servizio e non un disservizio. Se con la tangenziale risparmio 20′ di tempo io sono disposto a pagare un euro. Però ripeto, prima serve il servizio Podestà lo faccia vedere, investa quel mio euro sulla strada che percorro io e non per un’auto blu o un portaborse. Scusate lo sfogo

  6. Non serve protestare lasciando il campo ad altri. L’idea di Podestà è da valutare ma non a livello di Milano e basta. Le questioni che toccano i trasporti e la mobilità devono essere coordinate dal centro. Occorre una Autorità della mobilità. Anche perché si finirebbe per far pagare solo ad alcuni cittadini e ad altri no. Infatti in altre zone del Paese le autostrade o le tangenziali sono gratuite.

  7. Chi usa le infrastrutture è giusto che paghi. Perché devo pagare io che non utilizzo la macchina con le mie tasse per quelli che invece la usano? Chi usa paghi…

  8. Perchè dovrei pagare un’infrastruttura obsoleta e sempre intasata. E soprattutto perchè dovrei finanziare la metropolitana. Che la finanzino con i soldi che guadagnano con la metropolitana…

  9. Al di la del merito che è comunque una stronzata, il sig.podestà merita il trofeo del co…… politico. Come si fa a uscire in campagna elettorale per le regionali con una stupidaggine simile?! Spero che Silvio che di comunicazione se ne intende gli rifili un calcio nel sedere!!!

  10. Anche un solo centesimo di euro sarebbe un furto. Un pedaggio per cosa: il transito dalle tangenziali, per il passaggio da area esterna alla città? Se devo recarmi a Modena, venendo da Torino, devo transitare anche dalla tangenziale ovest: dovrei pagare un pedaggio per questo? Un importo che poi andrebbe a finanziare la metropolitana “radiale” milanese…? Per fare determinati lavori la pazzia non è requisito indispensabile, ma aiuta moltissimo… In questo caso caso mi sa che si tratta, invece, di pazzia vera…

  11. Dimenticavo: il Paolo che scrive della necessità di coordinare dal “centro” una tematica di così grande importanza, attivando una “Autorità della mobilità”, ma non è che potrebbe farsi un poco gli affari propri. Va beh che “mal comune, mezzo gaudio” ma mettere in giro l’idea di far monetizzare il transito dalle tangenziali attraverso una authority mi sembra proprio cosa da “burocrate politico”. Ma che authority: non si deve pagare e basta….!!

  12. E bravo Podestà! Tiriamo fuori i soldi dalle solite tasche. Facciamo pagare chi fa la tangenziale, peraltro sempre in coda, così non la fa più per risparmiare, entra in città dalle vie normali e intasa ancora di più il traffico! Bel risultato! Giusto pensare a fare le metropolitane, ma perché non ho mai sentito parlare di una linea che arrivi più in là di Assago? Sai quanto traffico di pendolari ridurrebbe in città? Io e moltissimi altri che conosco, lasceremmo volentieri a casa la macchina se ci fossero i mezzi e le strutture che lo consentissero. Ma non si può sempre pensare di spremere chi deve muoversi in macchina. Cerchi, piuttosto, il nuovo presidente della Provincia, di ridurre sprechi e uscite per tutto quel mastodontico apparato che governa. E a proposito di sprechi: nella scorsa campagna elettorale, il presidente del Consiglio non aveva promesso di abolire le provincie? Con quello che si risparmia hai voglia a farne di metropolitane! E poi detto tra noi, di stupidaggini se ne sentono già tante!

  13. Chiunque voglia il nostro voto ci dia mezzi di trasporto pubblici efficienti che ci consentano di andare al lavoro in metro, in treno, in corriera. Altrimenti non andiamo più a votare, disertiamo in massa i seggi elettorali.

  14. Anche Vittorio Feltri aveva lanciato una crociata per abolire le province, vere e proprie macchine mangiasoldi che non servono a nulla e a nessuno. Perché non la riprende e va fino in fondo (ovvero non molla finché non ha vinto)?

  15. Cara Alessandra, la spiegazione è semplice: Feltri non riprende la crociata perché dovrebbe riproporre ai lettori una promessa che il cavaliere si è dimenticato (insieme a molte altre…)

  16. Luigi ha ragione: chi sono i politici senza il consenso della gente, degli elettori? nessuno. Gente che dovrebbe rimboccarsi le maniche e imparare a fare davvero qualcosa per guadagnare, senza più poter contare sui fiumi di denaro che versano milioni di italiani per avere, in cambio, servizi schifosi. Io non voto più. Fate come me, è l’unica strada per far aprire gli occhi a questi parassiti…

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