Troppo inquinamento, domenica
a Milano il blocco totale del traffico

Blocco totale della circolazione a Milano per il troppo inquinamento: è questa la decisione presa nel corso del vertice che ha visto riuniti al Pirellone il presidente della giunta regionale, Roberto Formigoni, il sindaco del capoluogo lombardo, Letizia Moratti, e l’assessore al traffico della Provincia di Milano, Giovanni De Nicola (in rappresentanza del presidente Guido Podestà). Il blocco totale sarà in vigore dalle 10 alle 18. Potranno circolare solo i mezzi ecologici (elettrici, metano e gpl) oltre ai veicoli di medici, operatori sanitari e ministri del culto.
Questa è una delle decisioni concordate nel vertice sulle misure contro l’inquinamento – dedicato alla città di Milano – che si è tenuto in mattinata al Palazzo della Regione.
“Si è raggiunto un consenso unanime”, ha detto Formigoni, “su alcune decisioni che riguardano la città di Milano. Non bisogna però dimenticare le azioni strutturali che la Regione, così come il Comune, ha fatto e continua a fare”.
Formigoni ha ricordato come negli ultimi anni la Regione abbia distribuito 104 milioni di euro di incentivi per cambiare i mezzi più inquinanti (“c’è stato un ricambio profondo”) e 30 milioni per gli impianti di riscaldamento. In più, con le limitazioni al traffico nei sei mesi invernali per i mezzi più inquinanti, la Lombardia ha la Ztl più grande d’Europa (il doppio di quella di Londra). La Regione ha anche deciso di raddoppiare lo stanziamento di 1 milione di euro a favore dei Comuni per potenziare i controlli. Un milione sarà destinato ai controlli su strada (4 euro a controllo) e un milione alle verifiche sulle temperature negli edifici.
“Milano e la Lombardia”, ha aggiunto Formigoni, “non sono affatto la maglia nera per l’inquinamento. Al contrario, abbiamo una produzione di inquinamento pro capite bassissima. Sappiamo di aver fatto molti passi in avanti e certamente vogliamo fare anche di più”.
Commentando il blocco di domenica nella città di Milano, Formigoni ha ribadito la necessità che tutti diano il proprio contributo per migliorare la qualità dell’aria: “Si tratta di una decisione che è anche un invito a riflettere sul fatto che è possibile anche andare a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici, così come abbassare le temperature nelle case”.
Nel corso dell’incontro sono state anche concordate altre misure. Per quanto riguarda Ecopass, dopo il ventesimo giorno consecutivo di superamento delle soglie di inquinamento verrà sospesa la deroga per i diesel Euro 4 senza filtro antiparticolato, che verrà ripristinata dopo due giorni consecutivi di inquinamento sotto i limiti. Verrà anche sperimentato il lavaggio delle strade su un’area di 5 kmq per verificare l’efficacia sull’abbattimento delle polveri sottili. Il Comune ha annunciato un potenziamento dei controlli sulle temperature negli edifici e sulle auto. L’esempio di Milano potrebbe essere presto seguito da altre città non solo della Lombardia. Bergamo, per esempio, ha già annunciato uno stop, cosi come alcuni centri dell’Emilia. Altri Comuni hanno invece scelto le targhe alterne. Come Varese, che le ha istituite per sabato e domenica dalle 8 alle 20 (ma anche per il prossimo fine settimana), Gallarate e Saronno. Targhe alterne anche a Perugia, che ha invece programmato l’alternanza domenica e lunedì.

8 risposte a “Troppo inquinamento, domenica
a Milano il blocco totale del traffico

  1. Non servirà a nulla… Lunedì le polveri sottili saranno di meno, ma nel giro di qualche giorno tornerà tutto come prima (se non piove…).
    Ci vogliono misure serie, che limitino la circolazione di mezzi inquinanti. Favoriamo i trasporti pubblici (magari con mezzi elettrici), favoriamo chi si muove in bicicletta, riscopriamo il piacere di andare a piedi… I cittadini devono fare la loro parte, ma i politici devono pensare e attuare nuove forme di mobilità.

  2. Invece di adottare queste cure “placebo” provate a fare una vera diagnosi e a prescrivere una cura vera, che magari abbia bisogno di tempo, ma alla fine guarisca il male e non cancelli solo temporaneamente qualche sintomo. Una cura come quella proposta da Paolo Uggè in un suo recente intervento pubblicato sul quotidiano Libero, diretto da Maurizio Belpietro, dove si proponevano piattaforme logistiche alle porte della città in modo da impedire l’accesso di migliaia di mezzi in centro, magari per una sola consegna, organizzando invece una vera filiera del trasporto con furgoni ecologici. Ma forse questa è una soluzione troppo intelligente per una classe politica e amministrativa capace solo di scaldare poltrone e “rubare” sotto forma di stipendi, denaro pubblico.

  3. Posso chiedere, tramite Stradafacendo, se la signora Letizia Moratti, che mi sembra oltretutto una persona intelligente, ha letto la proposta del signor Uggè e cosa ne pensa?

  4. Smettiamola con i soliti luoghi comuni, i politici ladri, incapaci, cialtroni… Perché chi lancia questa facili e spesso gratuite accuse non prova a spendersi in prima persona, non prova lui a gestire la macchina politica? Forse si accorgerebbe di quanto è facile finire fuori strada…

  5. Sbaglio o il signor Uggé è lo stesso che qualche anno lavorava al ministero dei trasporti e che è stato anche senatore di Forza Italia? Se è lo stesso, dovrebbe conoscere le scorciatoie per far arrivare a destinazione i suoi progetti. Non è che la sua idea sia arrivata a destinazione e rispedita al mittente perché pura utopia?

  6. Ho parlato proprio ieri con un autotrasportatore di Bergamo. Gli ho accennato ala proposta delle piattaforme logistiche alle porte della città, di quanto potrebbe essere bello tutto questo. MI ha detto che è pura fantasia, che è praticamente irrealizzabile, che avrebbe dei costi stratosferici, che ogni negoziante vuole la merce a una determinata ora e gestire la cosa sarebbe pura fantascienza… E di mestiere fa l’autotrasportatore…

  7. Leggo ciò che scrive Emilio è mi chiedo: perché a Parma sono riusciti a realizzare il progetto di city logistic? Saranno anche Terre verdiane, quindi accordate e intonate, ma non credo che siano così diversi dagli altri! Definire utopico un progetto di city logistic vuol dire avere un orizzonte a qualche centimetro dal proprio naso… O dal parabrezza del proprio veicolo!

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