Sicilia, autotrasportatori nei guai
Scaricavano rifiuti vicino ai torrenti

Rischiano di gettare una macchia su tutta la categoria dell’autotrasporto siciliano dei camionisti sorpresi dalla Guardia di Finanza mentre scaricavano rifiuti nei pressi dei torrenti nell’hinterland di Milazzo, in provincia di Messina. In un caso il materiale proveniva dall’isola di Panarea, dove erano in corso lavori di sbancamento. Dopo essere stati trasportati a Milazzo, gli autisti dei mezzi pesanti hanno deciso di abbandonare i rifiuti in un’area adiacente il torrente Mela. Nel corso di un altro controllo è stato individuato un autotrasportatore che dopo aver caricato i rifiuti provenienti da un cantiere edile aveva intrapreso il trasporto ed era in procinto di abbandonare il carico nelle adiacenze dell’alveo del torrente Niceto.
In un altro caso, sempre nell’alveo del torrente Niceto, è stato individuato il titolare di un’impresa edile che dopo aver trasportato materiale inerte era intento a scaricare il rifiuto su un’area in cui risultava già scaricato materiale bituminoso.
In tutti i casi, i finanzieri, dopo aver seguito in auto da una certa distanza i camion, sono intervenuti appena hanno visto che veniva sollevato il cassone ribaltabile dei mezzi, bloccando gli autisti che sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria.
“Le Fiamme Gialle continueranno i controlli”, spiega il portale Tempo Stretto, “sia nelle zone demaniali sia nei luoghi di proprietà di privati, per contrastare il fenomeno che ha raggiunto dimensioni allarmanti e grazie alla diffusione di comportamenti antiecologici, rischia di incidere sulla salute pubblica”.
Giova, infine ricordare come nell’ambito di tali tipologie di servizi, oltre agli aspetti penali, la Guardia di Finanza si preoccupa anche di tutelare le entrate erariali, provvedendo ad attivare le procedure per l’irrogazione delle dovute sanzioni amministrative a carico dei responsabili, quelle per il recupero delle somme dovute quali pagamento del tributo speciale per il deposito in discarica dei rifiuti solidi ed infine impone l’obbligo di provvedere alla bonifica del sito.
In questo contesto non va sottovalutato l’effetto negativo di queste condotte sull’economia legale, in quanto i responsabili delle violazioni si trovano avvantaggiati rispetto a quei soggetti che operano nella legalità e devono far gravare sui prezzi praticati anche la quota da dichiarare all’erario.

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