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A Maurizio Angelelli, responsabile delle consulenze e delle vertenze sindacali di Fai Veneto, spetta il compito di intervenire nelle situazioni di crisi aziendali. La sua è una posizione di cuscinetto tra le imprese e il sindacato spesso fondamentale per scongiurare la chiusura di realtà strutturate e con una storia alle spalle nel settore dell’autotrasporto e per salvaguardare l’occupazione dei camionisti e degli impiegati di tali imprese. “In futuro”, spiega Angelelli, “ci sarà un maggiore ricorso ad ammortizzatori sociali come cassa integrazione o mobilità”.
Quando questi veneti smetteranno di pensare che il mondo giri solo intorno a loro. Che le imprese di autotrasporto siano in difficoltà lo sanno tutti. Ma lo sono a livello nazionale, quindi le soluzioni devono essere trovate per tutti. Non vanno bene solo gli ammortizzatori sociali per i veneti. Guai se passa l’idea che possiamo dividerci anche su queste cose.
Non mi è sembrato che dalle parole dell’intervistato “emergesse” una richiesta di stampo “federalista”. L’obiezione del signor Enrico è un poco fuori binario. Fa bene, quindi, Angelelli a richiamare l’attenzione sullo scenario che si potrebbe presentare in un futuro molto prossimo. Con la scarsa liquidità che “gira” e la scarsa propensione degli istituti bancari a sostenere l’impresa, il ricorso agli ammortizzatori sociali sarà evidentemente il salvagente degli autotrasportatori… Forse l’ultimo.