Smog alle stelle, politici indagati
per non aver bloccato il traffico

35 giorni: è questo il limite massimo di giorni all’anno in cui è permesso superare il limite di 50 microgrammi per metro cubo di polveri sottili, le famigerate Pm10. Non siamo messi bene, visto che solamente a gennaio ci sono città come Milano, Padova e Vicenza che lambiscono le 20 giornate di superamento. Intanto, impazza la polemica in tutto il Nord Italia sull’ennesima emergenza smog. Un’emergenza che ha già causato notevoli problemi, anche di natura giudiziaria. Il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, e l’ex sindaco di Firenze, Leonardo Dominici, andranno infatti a processo per non aver bloccato il traffico dal 2005 al 2007, sottovalutando, almeno secondo il pm di Firenze Giulio Monferini, l’allarme inquinamento. In Lombardia sono finiti sul registro degli indagati il presidente della Regione, Roberto Formigoni, l’ex presidente della Provincia di Milano, Filippo Penati e l’attuale presidente, Guido Podestà, oltre al sindaco di Milano, Letizia Moratti.
E proprio a Milano impazza la polemica tra Lega e Pdl su targhe alterne e chiusura del traffico per combattere lo smog. Il vicesindaco Riccardo De Corato ha respinto l’invito dell’assessore regionale Davide Boni e dall’europarlamentare della Lega, Matteo Salvini, ricordando che fu Formentini, sindaco leghista, ad “abolire la chiusura al traffico perché ritenuta inutile”. “Il primo settembre del 1988”, ha ricordato De Corato, “il centro di Milano venne chiuso dall’allora sindaco Pillitteri per cercare di combattere lo smog. Peccato che in pochi anni furono più di 66mila i pass rilasciati per accedervi causando così il pressoché totale annullamento dei benefici del provvedimento. Voglio solo rammentare a Salvini che nel 1993 Formentini, sindaco leghista, abolì la chiusura del centro perché ritenuta inutile”. De Corato ha ribadito la contrarietà dell’amministrazione ai “provvedimenti emergenziali di pochi giorni” e la preferenza per “azioni strutturali e durature nel tempo, come Ecopass e il potenziamento del trasporto pubblico”. “I provvedimenti emergenziali”, ha spiegato, “non portano benefici duraturi, ma recano solo disagi a gran parte della popolazione”.
La Lega Nord aveva invece chiesto circolazione a targhe alterne a Milano per tutto il mese di febbraio e chiusura sperimentale del centro alle auto a partire dal primo marzo. Proposte che comunque, tra sabato e domenica, saranno sottoposte a un’informale consultazione cittadina nei gazebo del Carroccio. “Siamo sicuri che i milanesi”, ha affermato Matteo Salvini, “così come coloro che vengono a Milano per lavorare, sapranno organizzarsi al meglio volendo dare priorità assoluta al miglioramento della qualità dell’aria ed alla buona salute dei nostri bambini in primis”.

2 risposte a “Smog alle stelle, politici indagati
per non aver bloccato il traffico

  1. Fintanto che avremo dei politici politicanti che sanno solo parlare in modo generico dei problemi della gente che altro dovremmo attenderci. Che siano in grado di affrontare le questioni del traffico? Dell’inquinamento? Delle infrastrutture?
    L’importante è rilasciare dichiarazioni, anche le più insulse possibili, pur di conquistarsi qualche citazione sui giornali. Il resto non conta.
    Questi arruffoni incapaci anzichè lavorare su un progetto che affronti nel suo insieme e alla radice i temi del trasporto o della mobilità nei centri urbani, continuano a chiacchierare e divengono poi facile bersaglio per coloro che fanno dell’ambiente un totem esasperato e poi si oppongono alla realizzazione di infrastrutture.

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