Sulle morti bianche la fiction tv ci ricorda la triste realtà dimenticata

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Morti dimenticate. S’intitolava così la puntata, andata in onda un anno e mezzo fa su Canale Italia e su altre emittenti regionali e provinciali, del TgFai, il telegiornale tematico dedicato al mondo dell’autotrasporto voluto dalla federazione autotrasportatori italiani per parlare dei mille problemi che ogni giorno viaggiano sulle strade e autostrade italiane e delle possibili soluzioni. Una puntata dedicata ai molti camionisti che hanno perso la vita per strada, al volante, svolgendo il loro lavoro al servizio dell’intero Paese. Ospite in studio di quella puntata era stato Doriano Bendotti, segretario provinciale della Fai di Bergamo, che oggi, dopo aver visto in onda su Rai 1 la fiction “Gli ultimi del paradiso”, dedicata proprio alle morti bianche e alla scarsa sicurezza sul lavoro, si è domandato come mai gli appelli lanciati oltre 18 mesi fa siano caduti nel vuoto, puntualmente inascoltati. “In quell’occasione, parlando della morte di un camionista di soli 33 anni, padre di due figli, morto in un incidente stradale, mi ero domandato come mai esistano vittime del lavoro di serie A e altre di B, perchè mai un camionista che sta guidando, e quindi lavorando, non sia considerato una morte bianca”, sottolinea Doriano Bendotti che era stato anche l’autore di una toccante lettera su questo argomento pubblicata con evidenza dal settimanale Famiglia Cristiana. “Vedendo la fiction Rai dedicata alle morti bianche mi è tornata in mente quella vittima, quegli appelli a una ricerca di maggior sicurezza sulle strade, e ho provato rabbia e dolore all’idea che tanto tempo sia stato inutilmente perso per strada, senza interv enti che chissà, forse avrebbero potuto impedire quanche incidente, salvare qualche vita umana”. Riproponiamo alcuni stralci di quella puntata del TgFai condotta in studio da Laura Esposto.

3 risposte a “Sulle morti bianche la fiction tv ci ricorda la triste realtà dimenticata

  1. Caro Bendotti, mi dispiace ma la rincorsa al prezzo piu’ basso genera solo poverta’ e meno sicurezza. Voi che avete una qualche possibilita’ muovetevi e fate pressioni in modo tale che qualcosa cambi .
    Il tavolo tra vettori e committenti puo’ veramente servire a dimostrare che qualche euro in piu’ mette il settore al riparo da tante brutte cose e sono convinto che i committenti lo capiranno (giochetti politici a parte).

  2. Qualcuno, a livello governativo e amministrativo locale, è intervenuto per aiutare la vedova e gli orfani? O, non essendo una morte bianca, è semplicemente finita nel dimenticatoio?

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