Auto blu: tagliate in Italia,
rese obbligatorie in Francia

Viene considerato uno dei simboli del potere politico e amministrativo. L’auto con autista, quella che viene comunemente chiamata auto blu, è sempre al centro dell’attenzione. C’è chi la ama e chi la odia, chi ha deciso di tagliarla e chi di imporla ai propri uomini. Alcuni importanti Comuni italiani hanno infatti pensato di ridurre le spese per questi mezzi, mentre in Francia hanno deciso di renderle obbligatorie per gli spostamenti dei ministri. Un destino completamente diverso per quella che, almeno in Italia, viene additata come uno dei simboli dello spreco delle pubbliche amministrazioni. Proprio per questo, il Comune di Napoli ha deciso di dare un taglio considerevole al servizio. L’assessore alla Mobilità, Agostino Nuzzolo, ha infatti sospeso i contratti di leasing per tutte le Alfa 159. La giunta passerà alle più piccole e meno costose Punto e Panda. I costi previsti del servizio verranno dimezzati, 100mila euro contro 200mila. Attualmente il Comune di Napoli dispone di 21 auto blu, per i 16 assessori, il sindaco, il presidente del consiglio comunale, il direttore generale e altri alti funzionari.
“Abbiamo scelto di mantenere cinque auto di grossa cilindrata per gli spostamenti fuori Comune e per le occasioni di rappresentanza”, spiega Nuzzolo al quotidiano Repubblica, “per gli spostamenti quotidiani, invece, il Comune avrà solo auto piccole ed economiche”. Tra gli assessori c’è già chi ha rinunciato all’auto blu, come Diego Guida, assessore al Decoro e arredo urbano, che quando si è insediato ha formalmente rinunciato all’auto: “Da quando sono in carica ho usato l’auto solo tre volte e in occasioni in cui rappresentavo il Comune, per il resto mi muovo rigorosamente a piedi e ho scritto una lettera formale in cui ho comunicato all’amministrazione che rinunciavo all’uso quotidiano e ripetitivo dell’auto di servizio e che in caso di necessità avrei comunicato e motivato la richiesta”, ricorda Guida.
Anche il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha deciso di dare un taglio alle auto di servizio su proposta del capogruppo della Lega Nord, Matteo Salvini.
Italia virtuosa e Francia sprecona? Questa volta parrebbe proprio di sì, perché il governo parigino ha addirittura obbligato i ministri a muoversi con le auto con autista su iniziativa del Presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy. La decisione nasce in seguito a un incidente occorso nei giorni scorsi al ministro francese della Cultura, Frédéric Mitterrand, caduto con il suo scooter. Il ministro ha riportato la frattura di una spalla. “Se si è ministri della Repubblica, allora si rinuncia al proprio scooter”, ha detto Sarkozy ai membri del suo governo, secondo quanto riferisce il quotidiano d’Oltralpe Le Figaro e riportato l’altro giorno dal Corriere della Sera.

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