Le vittime d’incidenti nel 2009 sono diminuite del 15 per cento

Essere soddisfatti, di fronte a un bilancio di oltre 2.500 morti in incidenti stradali negli ultimi 12 mesi, sarebbe assurdo: le croci sulle strade sono ancora moltissime, troppe, con una media di quasi sette vittime ogni giorno in Italia. Ma anche questi numeri, degni di una sanguinosa guerra, possono essere guardati con un cauto ottimismo. Tanto che la polizia stradale può parlare di “bilancio positivo sulle strade italiane nel 2009: gli incidenti (110.476), sono diminuiti del 9,4 per cento e i morti (2.521) del 15 per cento mentre i feriti (80.095) hanno fatto registrare un meno 9 per cento”, come si legge sul sito della Polizia di Stato.I dati dal 1° gennaio al 27 dicembre 2009 sono quelli raccolti da Polizia Stradale e Arma dei carabinieri che, nel corso dell’anno, hanno effettuato più di 4 milioni e mezzo di pattuglie di vigilanza, contestando quasi 3 milioni di infrazioni. “L’intensificazione dei controlli ha portato al ritiro di ben 98.136 patenti”, spiegano fonti della Polizia, “di 118.057 carte di circolazione e al sequestro di 6.130 veicoli, di cui 5.523 per guida in stato di ebbrezza con tasso alcolemico superiore a 1.5 grammi per litro e le restanti 607 per guida sotto effetto di droga. Per quanto riguarda le cosiddette “stragi del sabato sera” Polizia e Carabinieri hanno impiegato, nei soli fine settimana, quasi 190 mila pattuglie controllando con etilometri e precursori 335.359 conducenti (il 19 per cento in più rispetto allo scorso anno). Ben 29.245 automobilisti sono risultati positivi al test mentre sono state denunciate 1.049 perone per guida sotto effetto di sostanze stupefacenti”. “Ottimi i risultati ottenuti anche con il “Safety Tutor” che permette di controllare 2.200 chilometri di autostrada: da gennaio a novembre sono state accertate 507.344 violazioni dei limiti di velocità ma soprattutto si è ridotto del 51 per cento il tasso di mortalità ed è sceso del 27 per cento il numero degli incidenti con feriti”.

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  1. Anche questa notizia dimostra la significativa relazione che sussiste tra controlli e regolarità dell’attività. Tutto ciò anche se il numero dei controlli ai mezzi pesanti è invece diminuito. Ma anche questo dato conferma che non sono i mezzi pesanti a determinare la gran parte dell’incidentalità.

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