Sulla A4 un monumento ricorderà la vita di sacrifici dei camionisti

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Ecco l’area dove sorgerà il primo monumento al camionista. Ci troviamo sull’autostrada A4 Milano-Venezia, all’uscita Grisignano. Al centro della rotonda, come si vede nel video, l’area è già stata piantumata. L’idea di un monumento al camionista si deve all’associazione Belli&Budelli truck team. L’intenzione è quella di dare finalmente un riconoscimento simbolico ai sacrifici di tanti autotrasportatori e autisti che viaggiano quotidianamente nel nostro Paese. Perché proprio Grisignano? Perché è vicino all’uscita autostradale, perché dispone di una grande area che può ospitare eventi e manifestazioni. Inoltre, perché accanto all’area esiste un’antica chiesetta che verrebbe utilizzata per celebrare annualmente una messa per tutti i camionisti, con un ricordo particolare per tutti coloro che purtroppo non sono più tra noi. Il monumento e la vicina chiesetta diverranno un punto di riferimento internazionale di cui Stato, Regione, Provincia e Comune andranno fieri e sapranno coglierne gli aspetti positivi.

3 risposte a “Sulla A4 un monumento ricorderà la vita di sacrifici dei camionisti

  1. Anche se diverse volte vi abbiamo fatto riferimento, agli sgoccioli del 2009 voglio dedicare qualche parola a riconoscere l’impegno dei Belli & Budelli per la realizzazione del “Monumento al camionista”, un’iniziativa meritevole, non solo di approvazione ed elogi ma anche di diffusione…
    Con un’opera artistica si vuole creare un luogo simbolo dove riconoscere l’impegno di autotrasportatori e autisti a svolgere la loro professione, indiscutibilmente portante per l’economia; dare un volto umano a chi troppo spesso viene denigrato, sottovalutato e discusso. Quante volte utilizziamo il detto interregionale “Bisognerebbe fargli un monumento!” ? Lo si fa per descrivere una persona o un gruppo che si adopera per il sociale o per chi spende tempo ed energie ad aiutare, nell’interesse della comunità; non si possono certo escludere i camionisti… anzi produttori di una considerevole percentuale di prodotto interno lordo, nonostante non siano presi in considerazione da chi dovrebbe tutelarli e sostenerli, continuano a lavorare cercando di oltrepassare questo momento di regressione, indirizzati solo a sopravvivere, con le loro aziende o conservando il posto di lavoro. A prendersi cura dello sviluppo di questa “operazione” ci sono Franco e Dino Sette, che aggiornano sempre sui progressi, ma si sa che in certe cose la perseveranza è d’obbligo e a loro non manca. C’è il progetto, c’è l’area, ci sono le autorizzazioni, ci sono anche dei sostenitori ma non ancora sufficienti e soprattutto manca l’adesione di chi sul lavoro dei camionisti si è arricchito, latitante anche chi avrebbe dovuto essere in prima fila e ci rappresenta o dice solo di farlo. A parole è sempre più facile… prendere tempo… promettere… impegnarsi… proporre… Il Veneto è una regione dove la movimentazione delle merci è indispensabile, numerose sono le aziende di trasporto nel territorio e altrettante quelle che lo frequentano per i carichi/scarichi provenienti dal resto d’Italia e il monumento sarebbe lì a rappresentarci tutti… un luogo dove rivolgere lo sguardo e compiacersi che qualcuno riconosca il sacrificio del nostro duro lavoro, un luogo simbolico dove volgere lo sguardo e ricordare i nostri compagni persi lungo le strade, sempre troppi e sempre troppo presto, un luogo dove non fare distinzioni tra padroni, padroncini o dipendenti e neanche se viaggi in Italia o all’estero, se guidi un Daf o uno Scania, se il peso totale a terra è di 3 tonnellate o 30, ma riconoscere il sacrificio umano e l’impegno costante. Il messaggio che si vuole lanciare alla base di quest’idea non è quello di compatimento, solo di riconoscimento e rispetto, per un’intera categoria di lavoratori e le loro famiglie, considerazione del sacrificio che comporta la lontananza prolungata e i tempi di lavoro, disagi condivisi e non sempre fare ritorno a casa…

  2. Bella iniziativa, complimenti, ma non si dice quando verrà realizzato il monumento. Non è che c’è qualche politico che ha fermato l’opera? Nel caso sarebbe davvero disdicevole.

  3. Complimenti vivissimi per l’iniziativa che auspico venga realizzata il prima possibile e serva ad aumentare il rispetto e la considerazione della categoria nell’opinione pubblica.

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