Perché nessuno vuol licenziare
gli autisti che guidano drogati?

“L’Italia è un Paese che ama farsi del male da solo. E poi, puntualmente, si piange addosso. Sta accadendo con le tragedie in montagna, per le quali sarebbe bastato far pagare le spese dei soccorsi (migliaia di euro) a coloro che irresponsabilmente vanno a fare fuoripista e provocano slavine quando c’è il massimo allarme, per far passare la voglia a tanti irresponsabili di continuare a comportarsi da tali. Sta succedendo con la sicurezza stradale che oggi ci ripropone la dura realtà di autisti di mezzi pubblici che usano droga, cocaina. Comportamenti non più solo irresponsabili, ma autenticamente criminali, che mettono a repentaglio la vita di decine di passeggeri. Eppure, nei 500 emendamenti presentati alla riforma del Codice della strada non c’è traccia di richieste di sanzioni più severe per questi criminali. Continua a leggere

Telefono, sms e internet in tutta
la metropolitana di Milano

Quando si parla di telefonini gli italiani hanno ben pochi rivali. Alla perenne ricerca dell’ultimo modello sul mercato, si innervosiscono quando non c’è campo: i cittadini del nostro Paese non sopportano proprio di non essere in contatto con gli altri. Ma ora arriva una buona notizia, almeno per chi vive o lavora a Milano: il capoluogo lombardo ha completato la copertura cellulare su tutte le linee della metropolitana e con tutti gli operatori. Un risultato raggiunto prima di città come Londra e New York. Continua a leggere

Dipendenti dell’Atm spacciavano droga. Anche ai loro colleghi autisti

Il sostituto procuratore della Repubblica di Milano Lucilla Tontodonati  ha chiuso le indagini su un giro di droga, principalmente cocaina, che vede coinvolti anche due dipendenti dell’Atm, l’azienda dei trasporti di Milano, sospettati di aver acquistato cocaina da alcuni spacciatori per poi  rivenderla ad alcuni colleghi.

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Francia, ecco la mappa
dei furti ai veicoli industriali

Nel 2008, in Francia, ci sono stati 1474 furti ai veicoli industriali. I dati, in lieve diminuzione rispetto agli scorsi anni, sono stati diffusi dall’Office central de la délinquance itinérante, la struttura interministeriale francese collegata alla Gendarmeria nazionale. Il fenomeno desta molta preoccupazione tra le imprese. Continua a leggere