Babbo Natale è un cattivo
esempio di sicurezza stradale

Decisamente in sovrappeso e con il vizio di non allacciare mai la cintura di sicurezza. Il personaggio in questione non è un camionista in canottiera bensì nientemeno che Babbo Natale. Il popolare Santa Claus potrebbe – secondo il professor Nathan Grills della Monash University di Melbourne in Australia e l’illustratore Brendan Halyday – rappresentare un cattivo esempio sul fronte della sicurezza stradale. Anche sul nostro Superblog, Stradafacendo, abbiamo più volte evidenziato come delle corrette abitudini alimentari possano scongiurare problemi quando si è alla guida. Mangiare e bere male e molto può portare a colpi di sonno e altri problemi di salute molto gravi. Quello di Babbo Natale insomma – si legge sull’Ansa – è uno stile di vita non salutare, con un’alimentazione basata sugli avanzi di dolci che raccoglie in giro, abitudini pericolose come quelle di lanciarsi giù per i camini o camminare sui tetti delle case. “Dobbiamo essere consapevoli della capacità di Babbo Natale di influenzare la gente – concludono gli autori – soprattutto i bambini. Per questo proponiamo una nuova immagine di Santa Claus che assicuri che la sua influenza sulla salute pubblica sia positiva”.
E c’è anche un chiaro riferimento sulla sicurezza stradale. I due studiosi spiegano infatti come quel vecchio signore girando casa per casa, approfitta anche dei bicchieri di brandy che ogni famiglia gli lascia, insieme con i biscotti per le renne. Biscotti notoriamente carichi di zucchero e molto dannosi per l’alimentazione degli animali. “E, dopo aver bevuto troppo – scrive il Corriere della Sera – Babbo Natale sale semi ubriaco in sella alla sua slitta, senza mai indossare la cintura di sicurezza o il casco. Sarebbe meglio, sostengono gli autori, che rinunciasse all’alcol e camminasse di più, per fare un po’ di esercizio fisico. I due autori paragonano la popolarità di Babbo Natale a quella di un’altra icona negativa per la salute dei più giovani: Ronald McDonald, personaggio lanciato dalla nota catena di fast food, popolarissimo tra i bimbi americani. “Se Ronald McDonald riesce così bene a vendere panini – scrivono gli autori – dobbiamo aspettarci che Santa Claus abbia la stessa influenza nel vendere altro”.

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