Trasporto, al via il tavolo tecnico
Tra i temi spicca il costo del lavoro

È stato avviato ieri il tavolo tecnico che coinvolge i rappresentanti delle associazioni di autotrasporto, della committenza e del governo. All’ordine del giorno alcuni temi cruciali per il settore: costo del lavoro, misure fiscali contro l’illegalità, riduzione della filiera del trasporto, accordi tra autotrasportatori e committenti, tempi di pagamento, regolamentazione dei pallet, parametri sui costi di sicurezza, tempi di carico e scarico merci.
In particolare, sul costo del lavoro il sottosegretario alle Infrastrutture e trasporti Bartolomeo Giachino ha fissato un incontro di approfondimento per il prossimo 23 dicembre.
“È prioritario un intervento sul costo del lavoro, che rappresenta la voce di costo più significativa delle imprese di autotrasporto”, ha dichiarato Giuseppina Della Pepa, segretario generale di Anita. “È un segnale importante che il governo abbia avviato un confronto tra vettori e committenti e che abbia fissato in tempi così brevi nonostante l’avvicinarsi delle festività natalizie, un incontro così importante. Occorrono incentivi per il mantenimento della base occupazionale sotto forma di sgravi contributivi”, ha sottolineato Della Pepa, “per evitare la destrutturazione e la delocalizzazione delle aziende con inevitabili conseguenze negative sull’occupazione nonché sulle entrate tributarie e fiscali dello Stato”. Il tavolo, che proseguirà con cadenza quindicinale a partire dal prossimo 12 gennaio 2010, rappresenta il punto di partenza per la rielaborazione del Patto della logistica e per ridisegnare una politica dei trasporti orientata all’efficienza.

2 risposte a “Trasporto, al via il tavolo tecnico
Tra i temi spicca il costo del lavoro

  1. Faccio veramente fatica a pensare che i committenti e le grandi aziende di trasporto non sappiano i costi dei dipendenti e della sicurezza. Premesso questo, mi auguro veramente che al tavolo
    si possa parlare con persone che ritengano persone anche quelli che lavorano per loro.
    Vorrei che si cambiasse il modo di pensare, che anche i committenti iniziassero a dire dentro se stessi: quanto vale il servizio che sto affidando in questo momento a un’ altra azienda o padroncino ? E quanto devo pagare per far viaggiare i mezzi in sicurezza? Forse puntando sull’aspetto tributario si riuscirà a ottenere qualcosa, diversamente il nostro settore andrà veramente allo sfascio e le aziende sane lasceranno spazio a individui per niente corretti che le tasse col cavolo che le pagheranno e le conseguenze le conoscete, quindi non sto a ricordarvele. Un giorno però, quando saranno rimasti solo i personaggi di un certo tipo, i committenti non potranno più fare la voce grossa perché a quel punto non comanderanno loro ma altri…

  2. L’apertura di tavoli tecnici, e soprattutto questo sul costo del lavoro delle aziende di autotrasporto, è sempre un grande segnale di attenzione al settore nell’ottica di prevedere non solamente un futuro migliore ma un beneficio per l’intera economia nazionale. L’importante è che questi tavoli producano qualche risultato e non si limitino ad una mera ricognizione dei problemi e dell’incidenza del costo del lavoro sui servizi di trasporti (di cui siamo già a perfetta e piena conoscenza)

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