Incidenti stradali in città,
al via un nuovo monitoraggio

Gli incidenti stradali nelle aree urbane verranno monitorati a livello nazionale. Lo hanno deciso il prefetto Antonio Manganelli, capo della Polizia e direttore generale della pubblica sicurezza, Sergio Dondolini, direttore generale della sicurezza stradale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Angelo Rughetti, segretario generale dell’Anci (Associazione Nazionale Comuni d’Italia), che hanno siglato lunedì 30 novembre al Ministero dell’Interno un protocollo d’intesa per disciplinare il monitoraggio degli incidenti stradali che avvengono nelle aree urbane.
“Considerato, infatti, che il 77 per cento degli incidenti stradali”, si legge su un’agenzia Apcom, “con il 73 per cento dei feriti e il 44 per cento dei morti, pari a 2076 persone – si concentra sulla viabilità cittadina, è stata prevista la creazione di una piattaforma informatica che consentirà a Polizia Stradale e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – che già dispongono del dato dell’incidentalità stradale rilevata dall’Arma dei Carabinieri – di acquisire tempestivamente per via telematica anche quello di pertinenza delle polizie locali dei più importanti Comuni italiani. Altro punto, riguarda l’impegno da parte dell’Anci di promuovere l’effettuazione di campagne per il contrasto dei comportamenti più pericolosi nelle realtà urbane, nel quadro di appositi progetti le cui modalità attuative saranno definite d’intesa tra Ministero dell’Interno, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e i Comuni interessati. Le parti si impegnano, infine, a pianificare nuove forme di intervento per sensibilizzare i cittadini, soprattutto più giovani, sui rischi connessi alle condotte di guida più pericolose, come la guida in stato d’ebbrezza o sotto effetto di sostanze stupefacenti”.

Una risposta a “Incidenti stradali in città,
al via un nuovo monitoraggio

  1. Era ora che si prevedesse una azione di monitoraggio che raccogliesse i dati degli incidenti nelle città. Il problema poi si sposta sempre sul piano delle regole e della loro applicazione. Se alla fine non si costituisce un coordinamento che metta a sistema tutte le iniziative che toccano la mobilità, la sicurezza e le regole, il rischio è che non si raggiunga alcun risultato.

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