Filtri antiparticolato, la Lombardia stanzia altri 25 milioni di euro

Buone notizie per chi ha un veicolo commerciale un po’ datato. La giunta della Regione Lombardia, ossia la regione che si era dimostrata maggiormente restrittiva nei confronti dei mezzi inquinanti, ha deciso di rifinanziare con 25 milioni di euro il bando per l’installazione dei filtri antiparticolato (Fap) sui veicoli commerciali diesel. Lo prevede una delibera approvata su proposta dell’assessore alla Qualità dell’Ambiente, Massimo Ponzoni.
Con quest’ultimo stanziamento salgono a 45 milioni di euro i contributi destinati per rendere meno inquinanti i veicoli per il trasporto merci.
Il provvedimento si inserisce tra le azioni che il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, aveva definito come “eco-incentivi a ciclo continuo”, per favorire e sostenere i comportamenti virtuosi, attraverso il rifinanziamento di bandi nel momento in cui si esauriscono i fondi.
“I cittadini lombardi”, commenta Roberto Formigoni, “hanno saputo cogliere le opportunità offerte dai nostri bandi anti-inquinamento al punto che il precedente stanziamento di 20 milioni è stato utilizzato completamente in brevissimo tempo. La decisione di rifinanziarlo testimonia che si tratta di un grande successo per questo strumento”.
“Chi aveva diffuso scetticismo”, aggiunge Massimo Ponzoni, “si deve ricredere”.
Il valore del contributo ammissibile, valido per tutta la regione, è confermato al 75 per cento della spesa sostenuta, con dei tetti massimi: per la categoria N1 (fino a 3,5 t.) è di 3.100 euro; per la categoria N2 (fino a 12 t.) è di 3.750 euro; per la categoria N3 (fino a 18 t.) è di 4.300 euro e per la categoria N3 (più di 18 t.) è di 5.500 euro.
Intanto, Regione Lombardia ha comunicato che sono ancora a disposizione fondi per il cosiddetto “bando Fiorino”: in base a un accordo con la Fiat, fino al 31 dicembre, sommando incentivi regionali, incentivi statali e sconto della casa, un Fiorino nuovo a metano costa 1.990 euro più Iva.
Sono 10 i milioni di euro di incentivi riservati alle imprese, quindi anche artigiani e commercianti, con sede legale o anche solo operativa in Lombardia per la sostituzione di veicoli per trasporto merci diesel Euro 0, Euro 1, Euro 2 di categoria N1 (cioè fino a 3,5 t. di peso complessivo a pieno carico) con veicoli nuovi a bassa emissione (benzina, metano o gpl, ma non diesel), sempre della categoria N1.
Il valore dell’incentivo è di 2.000 euro per veicolo e ogni azienda può rottamare e sostituire con veicolo nuovo (di prima immatricolazione) fino a due mezzi (ottenendo dunque, in questo caso, 4.000 euro). Anche questo contributo è cumulabile con gli incentivi statali.

3 risposte a “Filtri antiparticolato, la Lombardia stanzia altri 25 milioni di euro

  1. Salve, vorrei dire alcune cose: per quanto riguarda il filtro antiparticolato si sente dire, anche dalle case costruttrici (Volvo-Renault) che questi filtri così non vanno bene, perchè alla fine il veicolo non rende e di conseguenza il veicolo consuma di più. Ma la cosa che mi fa imbestialire è che questo filtro viene riconosciuto solo in Italia o perlomeno solo in alcune regioni, anche se i divieti si stanno allargando ad altre. Ma scusate: se questo filtro mi “trasforma” un veicolo da Euro 2 a Euro 3 perché non viene riconosciuto in tutta Europa? Se io vado in Germania o Francia, perché il mio veicolo rimane Euro 2? Semplice, perché altrimenti le case costruttrici come farebbero a vendere i veicoli nuovi? Con questa storia di abbattere i gas nocivi si sta cercando di vendere più veicoli che altrimenti, vista la crisi che c’è, nessuno si sognerebbe di acquistare. Se proprio si vuole vendere, lo Stato italiano dovrebbe dare dei veri incentivi, per esempio comparati al valore del mezzo e cioè un incentivo che varia tra il 20 e il 30 per cento (a fondo perduto) del veicolo che si acquista. Signori miei, i 3000 o 4000 euro che vengono dati per l’acquisto di un veicolo Euro 4/5, non bastano nemmeno per pagare l’assicurazione, altro che anticipo… Certo, è sempre meglio che niente, ma così molte aziende non riusciranno a sostituire i veicoli rimanendo costrette a chiudere. All’estero con gli Euro 2 già è difficile andarci, adesso ci si mette anche l’Italia, allora chiudiamo tutti? Veniteci incontro e vedrete che tutti cambieremo i nostri veicoli, sapete, a tutti piace avere sempre il veicolo “all’ultima moda”.
    Distinti saluti.

  2. Anche se il provvedimento della Regione Lombardia si è reso necessario per dimostrare alla Comunità Europea che si sta facendo qualcosa per l’aria, perchè non incentivare seriamente la sostituzione dei veicoli Euro 0 che invece con questo sistema vengono rimessi in gioco? Infatti la grande percentuale di questi veicoli, a parte quelli allestiti con attrezzature specifiche, sono utilizzati da operatori marginali spesso non in regola anche con l’iscrizione all’albo, e che operano come sub-sub-vettori, e che contribuiscono a creare concorrenza sleale verso le aziende sane! E’ ora di invertire la tendenza dei contributi a “pioggia” senza obbiettivi strategici. Senza una seria politica della mobilità basata solo sulle aziende che rispettano le regole, continuiamo ad alimentare lo sperpero di denaro pubblico e ad avvilire gli imprenditori.

  3. Continua l’operazione “marchetta” della regione Lombardia. Quasi come se la decisione assunta avesse un potere salvifico di cancellare le colpe della mancanza di una progettualità nella gestione di una politica dei trasporti adeguata.
    Resta una questione che investe gli organismi comunitari. Già nel passato le imprese di autotrasporto sono state condannate a restituire con gli interessi quanto ricevuto dallo Stato in quanto non in sintonia con le disposizione sulla concorrenza e aiuti di Stato esistenti a livello comunitario. Se tra qualche anno si verificasse la medesima fattispecie anche per gli incentivi al Fap chi risponderà? L’attuale giunta regionale sicuramente no, in quanto non sarà più al governo della Regione. I tempi di tale azione sono abbastanza lunghi. Per una “marchetta” si rischia di far pagare ancora una volta alla categoria. Infatti i Fap saranno stati venduti; i veicoli ecologicamente più avanzati pure. Una bella favola dove però non saranno tutti a vivere felici e contenti.

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