Uggè: è il Governo che deve farsi un esame di maturità (e di serietà)

“L’autotrasporto è sempre stato maturo, soprattutto nei confronti dei Governi che hanno mantenuto gli impegni e che hanno tenuto aperto il confronto serio con la categoria”. Questa la risposta di Paolo Uggè, presidente nazionale di Fai Conftrasporto, alle dichiarazione del ministro Matteoli in merito al rischio che la categoria faccia scattare, dal 9 al 14 dicembre prossimo, un blocco dei trasporti simile a quello che il 13 dicembre 2007 aveva letteralmente messo in ginocchio il Paese.

“Non possiamo continuamente sentirci dire, come dichiarato ieri alla Camera dal Sottosegretario delegato, che sono state messe a disposizione delle imprese le risorse concordate quando mancano all’appello 150 milioni di euro, nè tantomeno che i controlli sono in aumento quando dai dati diffusi dal ministero dell’Interno risulta che nei primi sei mesi del 2009 rispetto al 2008 sono invece diminuiti del 21 per cento”, ha rincarato la dose Uggè.  “La maturità e la serietà dunque sono caratteristiche che debbono essere comuni a tutte le parti. Ci auguriamo che nell’incontro previsto per martedì 1 dicembre gli annunci diventino fatti concreti, e di fronte a fatti concreti  l’autotrasporto dimostrerà, come ha sempre fatto, di essere responsabile”.

2 risposte a “Uggè: è il Governo che deve farsi un esame di maturità (e di serietà)

  1. Bisogna invertire la tendenza.
    Dobbiamo imparare a farci pagare il giusto per dare sicurezza, stabilità economica ai dipendenti, inquinare meno.
    Per fare questo non servono aiuti economici ma serve impegno politico volto a scardinare il metodo del sottocosto che si sta trasformando in schiavismo.
    Pensate di più al futuro, mi rivolgo a politici e funzionari.

  2. Gli autotrasportatori non debbono prendere lezioni di maturità o serietà da nessuno, soprattutto se si pensa che solo grazie ai loro servizi ed alla loro responsabilità prolificano numerosi settori dell’economia. Quanto agli impegni, si può dire “quattro” solo se lo si ha nel sacco.

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