Uil Trasporti: la privatizzazione
della Tirrenia è in alto mare

La privatizzazione della Tirrenia finisce sotto la lente dei sindacati. È la Uil a esprimere seri dubbi riguardo l’operazione annunciata nei giorni scorsi dal governo. “Affermare che sulla privatizzazione del Gruppo Tirrenia la confusione regna sovrana è veramente dire poca cosa”. Lo dichiara il segretario generale della Uil Trasporti, Giuseppe Caronia, in una nota.
“La dimostrazione di tale incredibile caos”, spiega Caronia nel comunicato, “la si può infatti riscontrare dalla lettura di alcune dichiarazioni di esponenti del governo, in primis quelle del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, che a margine di una recentissima audizione alla Camera ha affermato che col trasferimento di Caremar, Toremar e Saremar e l’avvio della privatizzazione del Gruppo Tirrenia, si è evitata una perdita di otto miliardi l’anno. Dichiarazione che per quanto mi sforzi, mi risulta incomprensibile, senza nessun senso logico e che raggiunge il solo scopo di sommare, se ancora possibile, confusione a confusione”.
Tra le dichiarazioni che, a suo parere, aggiungono confusione sulla situazione di Tirrenia, Caronia cita anche “quella del sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti, Giuseppe Maria Reina, che a sua volta, a nome del governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, conferma il rifiuto di acquisire la Siremar il cui trasferimento, anche se a titolo gratuito, a suo dire, sarebbe stato una fregatura gestionale e imprenditoriale, salvo riaffermare un istante dopo che la stessa Sicilia vuole invece partecipare alla gara per l’acquisto, a questo punto a titolo oneroso, non solo della Siremar, ma dell’intera holding”.

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