Tirreno-Brennero, così cambierà
il trasporto su strada e ferrovia

L’Unione Europea ha archiviato la procedura d’infrazione sollevata nello svolgimento della gara d’appalto dell’importante arteria autostradale che collegherà Parma (nel comune di Fontevivo) a Nogarole Rocca, proseguendo l’attuale tracciato della A15 La Spezia-Parma. È un’importantissima notizia attesa dagli automobilisti e dai conducenti di camion che così potranno collegarsi dal Tirreno direttamente alla A22 (l’autostrada del Brennero) senza transitare dal tratto trafficatissimo della A1 Parma-Modena e viceversa. L’opera che si andrà a realizzare ha un percorso progettato di 81 chilometri e ben sette caselli autostradali. Punto nevralgico per la realizzazione, che prevede sei anni di costruzione, è il ponte sul Po nei pressi di Torricella di Sissa. Sono previste opere compensative per il territorio coinvolto e quindi, oltre alla arteria autostradale, vedremo migliorata anche la viabilità nei Comuni interessati con la realizzazione di tangenziali, strade di collegamento tra i caselli e le principali arterie delle provincie di Parma, Mantova e Cremona.
L’iter burocratico prevede un passaggio formale al Cipe e la partenza dei lavori è prevista per la primavera/estate 2010 con termine nell’anno 2016; il costo previsto è di circa 2 miliardi di euro finanziati dalla società di gestione Autocisa spa (Gruppo Gavio).
Per il territorio parmense si attende il completamento della realizzazione della Ti-Bre ferroviaria, la quale ha registrato in passato diversi stop a causa dei quali si è avuto un sensibile allungamento dei tempi di costruzione che al momento attuale non sono ancora certi. Infatti, solo alcuni tratti hanno visto la realizzazione del doppio binario su cui sono installati dispositivi di sicurezza moderni, altri tratti sono in costruzione mentre altri ancora sono da appaltare e/o finanziare…
Il completamento di questa infrastruttura consente il collegamento ferroviario con grandi capacità tra il porto di La Spezia, sempre più in espansione soprattutto nei traffici di container, e la Pianura Padana che rappresenta il principale bacino di destinazione dei traffici portuali; senza dimenticare le possibili destinazioni dell’Europa Centrale attraverso l’hub Quadrante Europa di Verona. È opportuno che tale opera venga conclusa quanto prima nell’interesse della economia nazionale che avrebbe la possibilità di accrescere i propri traffici portuali “catturando” le merci provenienti via mare dall’Asia, finalità per la quale occorrono infrastrutture adeguate e organizzazione logistica di elevata affidabilità. Ricordo che nel comune di Fontevivo è presente l’Interporto di Parma, considerato tra i più importanti d’Italia, con superficie superiore a 2,5 milioni di chilometri quadrati e ottimamente raccordato con la ferrovia, le autostrade A1 e A15 e la viabilità ordinaria; è prevista un’espansione fondiaria e infrastrutturale con la realizzazione di un nuovo terminal intermodale e di ulteriori terminal per il traffico ferroviario convenzionale. La mission delle istituzioni locali e nazionali deve essere lo sviluppo dell’intermodalità soprattutto per le tratte chilometriche a lunga percorrenza in cui la perfetta integrazione con il servizio camionistico permette lo sviluppo economico in senso sostenibile.

Leonardo Lanzi

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