Entro tre anni arriverà
il Telepass valido in tutta Europa

Tra pochi anni si potrà viaggiare in tutti i Paesi dell’Unione Europea con un unico Telepass. La svolta è arrivata ieri con l’adozione, da parte della Commissione Europea, dei requisiti e delle specifiche tecniche di base per la realizzazione e l’utilizzo da parte degli utenti di un “sistema europeo unico” di pagamento dei pedaggi autostradali (in gergo tecnico Eets).
Una decisione che sancisce anche diritti e obblighi dei soggetti coinvolti nella gestione: i gestori autostradali che impongono il pagamento dei pedaggi, i prestatori di servizi e gli utenti. In modo specifico, gli utenti potranno sottoscrivere un abbonamento con un prestatore di servizi di loro preferenza. I gestori dei pedaggi individueranno e comunicheranno gli importi dovuti ai prestatori di servizi che, a loro volta, li fattureranno agli utenti. I pedaggi pagati tramite questo sistema non potranno, in ogni caso, essere superiori ai corrispondenti pedaggi nazionali o locali.
L’Eets sarà disponibile in tutte le infrastrutture all’interno della Comunità come autostrade, gallerie e ponti, per le quali è previsto il pagamento di un pedaggio mediante l’utilizzo di una apparecchiatura di bordo.
Un sistema innovativo che diventerà operativo in due fasi diverse. Prima, entro tre anni, l’Eets sarà funzionante per tutti i veicoli di peso superiore a 3,5 tonnellate o che possono trasportare più di nove passeggeri, incluso il conducente. Camion e pullman potranno quindi sperimentare prima questo sistema di pagamento, mentre tutti gli altri automobilisti dovranno aspettare cinque anni.
Decisamente soddisfatto Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea e Responsabile dei trasporti, che ha evidenziato come questo sistema rappresenterà il miglioramento più evidente e importante per i conducenti dopo l’abolizione dei controlli alle frontiere. La diversità e l’incompatibilità dei molteplici sistemi attualmente utilizzati nei Paesi della Comunità rappresenta, attualmente, un notevole ostacolo. Nel corso della presentazione del provvedimento è stato fatto un esempio che chiarisce la portata dell’iniziativa: ora, per viaggiare dal Portogallo alla Danimarca sono necessarie almeno cinque unità diverse sugli automezzi per il pagamento dei pedaggi, con altrettanti contratti di servizio, e tutto quanto ne consegue nell’ambito della gestione burocratica e amministrativa dei rapporti. In futuro ne basterà uno.
Quindi questo provvedimento non avrà riflessi solo sulla mobilità, ma provocherà dei benefici anche nella gestione amministrativa.

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