In Italia circolano ancora poche
auto elettriche: costano troppo

Non emettono gas nocivi, non consumano molto e non fanno rumore. Le auto elettriche hanno sicuramente molti lati positivi, ma perché allora, a settembre 2009, in Italia ne circolavano soltanto poco più di 7.500? Le case automobilistiche continuano a investire su questo settore, i governi concedono incentivi, ma il futuro elettrico del trasporto quantomeno delle persone sembra ancora lontano. Secondo i dati forniti da Consip, società del ministero dell’Economia, delle auto elettriche in circolazione poco meno di 2mila fanno parte delle flotte delle pubbliche amministrazioni. Duemila su un totale di circa un milione di veicoli, stando alla stima resa nota durante la seduta della Camera dello scorso 6 aprile. “Un ordine del giorno”, si legge sul Sole 24 Ore, nel quale, è stato verbalizzato, “la Camera impegna il governo ad adottare un piano per il rinnovo del parco auto del settore della pubblica amministrazione che preveda la sostituzione progressiva dei vecchi veicoli con quelli elettrici per spostamenti urbani”. Ma il freno principale alla diffusione è ancora rappresentato dai costi troppo alti, anche per il noleggio a lungo termine delle auto elettriche. Un Fiorino diesel costa, in media di listino, 13mila euro, contro i 40mila di quello elettrico.
“Sforzi, però, in Italia se ne fanno”, aggiunge il Sole 24 Ore. “Poste italiane, capofila del progetto “greenPost” finanziato dall’Unione europea, ha iniziato la sperimentazione a Perugia il 10 gennaio 2008: 20 veicoli elettrici o ibridi che fino a maggio 2009, percorrendo circa 42mila chilometri, hanno tagliato le emissioni di circa 5,5 tonnellate di anidride carbonica. Oggi i veicoli sono aumentati, (sono diventati 57 a Perugia), altre città sono state coinvolte e 80 nuovi mezzi per la consegna girano nei centri storici”.

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