La sperimentazione dei maxi-Tir continua a far discutere

Il dibattito sui maxi-Tir, i complessi veicolari più lunghi o più pesanti della norma che possono circolare senza autorizzazione eccezionale su alcune strade europee, è sempre di più al centro dell’attenzione in vari Paesi. Come la Germania, che da qualche anno sta sperimentando questa soluzione in alcuni Land. Le indicazioni sono abbastanza contrastanti, in quanto  alcuni territori non intendono consentire l’utilizzo di tali veicoli, mentre altri sono favorevoli.
La sperimentazione tedesca permette a complessi veicolari di lunghezza fino a 25 metri (senza deroghe sul peso) di viaggiare su specifici percorsi autostradali, che evitano l’attraversamento di centri urbani. Per i contrari, questi complessi sarebbero, in buona sostanza, irregolari: generano maggiori rischi, richiedono l’adeguamento di alcune infrastrutture e non favoriscono l’intermodalità. Dal lato opposto, i favorevoli ribattono che i veicoli “XXL”, identificati nel settore per esempio Eurocombi, non comportano maggiori problemi alla circolazione e non richiedono il potenziamento delle infrastrutture. In più, la loro maggiore capacità in termini di pallet diminuisce i consumi globali di carburante e, quindi, l’impatto sull’ambiente.
Se in Germania il dibattito è acceso, dalla Svizzera arriva una voce contraria ai camion XXL. Gli autotrasportatori si oppongono, infatti, ai maxi-Tir. In questo caso, però, il contrasto riguarda l’aumento di massa complessiva a 60 tonnellate. La Astag – Associazione degli autotrasportatori svizzeri – ribadisce che non è in discussione l’aumento di pesi e dimensioni dei veicoli industriali nella Confederazione, che fino a pochi anni fa poneva limiti di peso addirittura più bassi di quelli di riferimento in Europa, salvo poi adottare nel 2005 quelli comunitari. Per l’Astag, i veicoli XXL generano costi elevati e nessun beneficio. Tra l’altro, la rete stradale svizzera – caratterizzata da ponti, gallerie ed attraversamenti dei centri urbani – non risulta essere particolarmente adatta ai grandi veicoli.

4 risposte a “La sperimentazione dei maxi-Tir continua a far discutere

  1. Credo che, soprattutto per l’Italia, al momento non ci siano grandi prospettive per questa idea, tenuto conto che la maggior parte delle strade sono in condizioni penose…

  2. Ma come: ci lamentiamo di avere le strade non adeguate e piene di tir e poi gli “scienziati di Bruxelles studiano per aumentarne l’ingombro? La contraddizione appare evidente: da un lato l’Unione europea vuole favorire le autostrade del mare o il treno tir e consente che vengano dati incentivi per lo sviluppo di queste modalita; dall’altro si studia il mezzo di mettere fuori concorrenza sia il treno sia la nave, rendendo vani tutti gli interventi effettuati per incentivare l’uso del trasporto combinato.
    Si sono domandati gli “eurocrati”, che lavorano a favore delle case costruttrici, che impatto avrà sulla sicurezza l’aumento delle dimensioni dei mezzi pesanti? La gran parte delle strade (penso alle rotonde che stanno nascendo come funghi) è in grado di sopportare le manovre dei nuovi automezzi certamente con fasce di ingombro maggiori? Questa scelta, se attuata, finirà per aumentare ancor più il trasporto su gomma in quanto, aumentandone la competitività, farà indirizzare la domanda di trasporto sul “tutto strada”, con buona pace degli ambientalisti e di tutte le buone intenzioni di potenziare il traffico alternativo alla gomma.
    Ambrogio

  3. Ho sentito che c’è anche un Progetto 18 per prolungare gli autotreni, mi pare più praticabile di questo. Ragazzi 25 metri è un trasporto eccezionale, come si fa a viaggiare con queste strade

  4. Condivido pienamente l’opinione di Ambrogio. I maxi-veicoli sono una “convenienza” unicamente per i costruttori…

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