Anche la Marcegaglia chiede aiuti
per il mercato delle auto

Sostegno al mercato dell’auto. Dopo l’appello dell’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, la richiesta di proroga degli incentivi arriva anche dal presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. Ieri, parlando agli industriali di Frosinone, ha detto – come riporta il Sole 24 Ore – che “servono ancora sostegni a settori fondamentali come l’auto, l’edilizia o altri, per evitare crolli di produzione proprio nel 2010, quando speriamo in un miglioramento della congiuntura”. E proprio ora che si riparla di incentivi “sarebbe necessaria una regia della Ue, finora grande assente”.
“Lo sforzo primo sta a noi imprenditori. E Confindustria vuol essere protagonista dell’alleanza tra chi vuole il bene del Paese”. Ma, ha aggiunto la Marcegaglia sul Sole, “da soli non possiamo fare tutto”. E sugli ecoincentivi per il settore auto oggi è arrivata anche la risposta del governo, da parte del sottosegretario Stefano Saglia dalle colonne del Giornale. “Pensiamo a un’uscita graduale. I bonus non devono diventare una droga permanente altrimenti non funzionano”, ha detto Saglia. “Siamo all’opera sugli ecoincentivi ed entro la fine del mese prevediamo di preparare una prima bozza di lavoro. L’obiettivo è di riproporli adottando la linea dell’atterraggio morbido. Il ministero, poi, ha verificato che le agevolazioni in vigore hanno portato benefici, grazie all’Iva introitata e alla Cassa integrazione risparmiata. Per l’Erario il costo è stato contenuto”.
A Roma e a Torino, intanto, dove hanno sede l’Unrae e l’Anfia, le organizzazioni che rappresentano i costruttori esteri e nazionali di auto, si cominciano a fare i primi conti. “Senza incentivi nel 2010”, dicono all’Unrae, “le vendite crollerebbero a 1,7-1,75 milioni di unità rispetto ai 2,1 milioni stimati nel 2009. Solo quest’anno l’impulso garantito dai bonus ha permesso al mercato di non scendere a 1,65-1,8 milioni”.

Una risposta a “Anche la Marcegaglia chiede aiuti
per il mercato delle auto

  1. Perché la Marcegaglia sembra non sentire quando le richieste si muovono dal mondo dell’autotrasporto (che pur è trainante e indispensabile per l’economia italiana) ma invece è pronta a tirare la giacchetta del governo Berlusconi per il big delle quattro ruote?

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