Ponte sul Po, avviata
la gara per la ricostruzione

L’Anas ha diramato la lettera di invito per la gara informale dei lavori di ricostruzione del ponte sul Po tra Lodi e Piacenza. Il ponte sulla via Emilia era crollato lo scorso aprile nei giorni di piena del fiume. Quattro automobilisti rimasero feriti, uno in modo grave. “Come promesso dall’Anas nelle riunioni successive al crollo del 30 aprile”, ha detto il presidente dell’Anas, Pietro Ciucci, “la gara per la ricostruzione definitiva del collegamento è stata avviata nel rispetto del cronoprogramma annunciato. Questo è stato possibile anche grazie all’intervento del Consiglio dei Ministri, con l’emanazione di un’ordinanza relativa alle disposizioni urgenti di Protezione Civile per la ricostruzione del nuovo ponte, e alla collaborazione di tutti gli enti e istituzioni locali coinvolte”.
Il progetto definitivo per la ricostruzione del ponte sul Po (redatto dai tecnici dell’Anas e dalle società Mca S.r.l. e Soil S.r.l.) prevede il completo rifacimento dell’impalcato del ponte per un’estensione di circa 1300 metri, di cui 1079 metri di nuovo ponte, il mantenimento delle pile esistenti dell’attuale ponte metallico e la demolizione dell’intero viadotto lato Lodi, salvaguardando la parte ad archi in muratura del vecchio viadotto di accesso lato Piacenza. “Di conseguenza”, spiega l’Anas in una nota, “per circa 800 metri, in alveo e in golena sinistra, il ponte sarà costituito da una travata reticolare metallica, con impalcato anch’esso in acciaio, impostato sulle esistenti pile in muratura e su tre nuove pile in calcestruzzo armato. I restanti 279 metri di ponte, che si riferiscono al viadotto di accesso lato Piacenza, quasi tutto fuori dalla golena e sovrappassante la viabilità comunale e la linea ferroviaria, saranno costituiti da una travata poggiante su nuove pile in calcestruzzo armato affiancate alle esistenti arcate murarie, le quali saranno oggetto di interventi di restauro conservativo. L’impalcato ospiterà per tutta la sua estensione, compresa tra piazzale Milano in Piacenza e l’argine lombardo, un percorso ciclopedonale sul marciapiede destro”. Al percorso ciclabile si accederà attraverso una rampa posizionata vicino al viadotto lato Piacenza, realizzata per agevolare la circolazione dei ciclisti e dei pedoni provenienti da entrambe le direzioni del nuovo ponte. “Il progetto”, spiega sempre l’Anas, “prevede un sistema di illuminazione di tipo continuo, con lampade a Led, per tutta la lunghezza del tratto rettilineo della pista ciclabile. L’importo complessivo posto a base di gara è di quasi 60 milioni di euro. L’opera, realizzata tramite appalto integrato, sarà aggiudicata con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le imprese invitate dovranno far pervenire le offerte al Compartimento Anas della Viabilità per la Lombardia entro e non oltre il 1 ottobre 2009. La prima seduta di gara è fissata per il 2 ottobre; una volta esaminati gli atti tecnici da parte della Commissione giudicatrice, il 9 ottobre saranno aperte le offerte economiche. Dopo l’aggiudicazione si procederà all’immediata consegna della progettazione esecutiva all’Impresa vincitrice la quale dovrà presentare, entro 30 giorni, il progetto esecutivo che il Compartimento valuterà ed approverà nei 10 giorni successivi. La consegna dei lavori è dunque prevista entro la fine del mese di novembre; la durata dei lavori sarà pari a 406 giorni dalla data del verbale di consegna comprensivi di 60 giorni di andamento stagionale sfavorevole, e l’ultimazione del nuovo ponte, quindi, è prevista per dicembre 2010. Inoltre, nel Capitolato Speciale d’Appalto è previsto che l’appaltatore organizzi il proprio personale su due e/o tre turni lavorativi. Negli atti di gara è tuttavia previsto che le imprese concorrenti possano proporre una riduzione dei tempi di esecuzione dell’opera, fino a un massimo di 15 giorni (quindi 391 giorni di lavorazione). Inoltre, sempre al fine di contenere i tempi di realizzazione, nel Capitolato Speciale d’Appalto sono state previste penali per il ritardo e un premio economico di accelerazione sulla fine dei lavori”.

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