Il presidente dell’Aci: “È ora
di migliorare la rete stradale”

“Gli automobilisti italiani spendono ogni anno 168 miliardi di euro per l’acquisto e l’utilizzo del proprio veicolo. Malgrado ciò, devono quotidianamente subire i disagi che tutti conosciamo in termini di traffico e congestione, imputabili per lo più a una rete infrastrutturale obsoleta, per il cui ammodernamento servono 40 miliardi di euro e un nuovo quadro normativo di riferimento”. Lo ha dichiarato il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Enrico Gelpi, intervenendo a Cernobbio al Workshop The European House – Ambrosetti a Villa d’Este, dove sono stati presentati i risultati di  una ricerca intitolata “Soluzioni d’avanguardia per accelerare la mobilità del Paese”.
“Il trasporto pubblico locale è l’unica modalità in grado di decongestionare il traffico e ottimizzare l’accessibilità ai centri urbani”, ha continuato Gelpi, “ma rimane ancora oggi molto lontana dalle aspettative degli italiani, che riescono a soddisfare la propria domanda di mobilità solo con l’automobile. Bisogna quindi agire al più presto sul miglioramento degli standard di qualità e sicurezza della circolazione sulla rete stradale”.
Il presidente dell’Automobile Club d’Italia indica “prioritaria ogni politica finalizzata a sollecitare il rinnovo del parco veicolare con mezzi più sicuri e a contenere i costi a carico delle famiglie. In quest’ottica vanno potenziati nel lungo periodo gli incentivi alla rottamazione delle auto, unitamente a un’accelerazione del processo di razionalizzazione della rete distributiva dei carburanti”.
“Finora è stato compiuto l’errore di prendere solo dall’auto”, ha concluso il presidente dell’Aci, “ridotta a uno status symbol da un lato e a un pozzo fiscale dall’altro. Le risorse destinate a migliorare la circolazione stradale non sarebbero spese a fondo perduto: una rete viaria più sicura, infatti, assicurerebbe ingenti ritorni economici se si considera che gli incidenti costano annualmente allo Stato oltre 30 miliardi di euro, pari a 2 punti percentuali del Prodotto Interno Lordo”.

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