Si allarga il sistema Drive Green:
fa capire se l’autista guida bene

Si diffonde sempre più l’utilizzo di Drive Green, il dispositivo nato per contribuire a migliorare lo stile di guida degli autisti con una conseguente riduzione delle emissioni nocive.
Dopo gli ottimi risultati ottenuti durante la sperimentazione, effettuata su 1.000 autobus a Londra, Bradford (West Yorkshire) e Glasgow, il sistema DriveGreen verrà installato sui 9.000 bus di First Group, il più grande bus operator del Regno Unito.
Gli autobus coinvolti nella fase sperimentale sono stati dotati di un impianto Gps di ultima generazione, che può rilevare i movimenti effettuati dal veicolo e fornire informazioni all’autista sulla tipologia di guida assunta. Sul cruscotto dell’autobus è posizionato un meccanismo con un led luminoso che si accende in maniera diversa a seconda della guida tenuta dall’autista: se esce il colore verde significa che l’autista sta guidando correttamente, se è rosso vuol dire che sta effettuando manovre scorrette, come brusche frenate o inutili accelerazioni.
Chi è alla guida può quindi controllare e modificare, in modo immediato, il proprio stile di guida, e viaggiare in modo più “ecologico”, riducendo le emissioni di Co2, oltre che garantire un percorso uniforme e di qualità per i passeggeri.
I colori costituiscono anche un segnale per il passeggero: il verde significa che il viaggio si sta svolgendo in modo regolare. Se appare un colore ambrato, l’invito è quello di fare un po’ più di attenzione. Il rosso è anche un consiglio a utilizzare gli appositi sostegni di sicurezza.
L’autista può successivamente controllare la qualità della sua guida tramite il computer, su un’apposita pagina internet. Viene anche assegnato un punteggio, considerato uno strumento utile per il miglioramento del comportamento alla guida.
Al termine della sperimentazione del sistema è stata registrata una diminuzione del 70 per cento delle manovre definibili “inutili” e un’importante riduzione dei livelli di Co2 emessi. La stima è di un risparmio di circa 500 litri/anno di combustibile – valutata tenuto conto del percorso in sperimentazione – che corrispondono a una riduzione delle emissioni di circa 1,2 tonnellate di Co2.
Il completamento delle operazioni di installazione delle nuove apparecchiature e di adeguamento dei 9.000 autobus coinvolti nell’operazione dovrebbe concludersi entro il primo semestre del 2010. È stato valutato che nel successivo triennio gli autobus dotati di tale tecnologia produrranno circa 130mila tonnellate in meno di Co2, che corrisponderebbe alla eliminazione delle emissioni di 24mila automobili.

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