Al volante ubriaco? In Cina
si rischia la condanna a morte

Autovelox e dissuasori nel centro di Roma dopo il doppio incidente mortale in altrettanti giorni che è costato la vita a tre persone. Due ragazze, Giulia Brignone e Valentina Arru, sono morte domenica mattina nello scontro con una Fiat Punto condotta da un sottufficiale della Marina di 23 anni risultato positivo al test alcolimetrico. Un medico era stato invece investito e ucciso il giorno prima da un pirata.
Roberto Cantiani, delegato del sindaco Alemanno per la sicurezza stradale ha annunciato “un piano per limitare la velocità sulle strade della Capitale. L´assiduo lavoro delle forze dell’ordine deve essere affiancato a interventi strutturali, quindi installeremo autovelox fissi sulle vie soggette ad ordinanza prefettizia sui limiti di velocità”.
 Secondo una stima dell’Istituto superiore della Sanità oltre il 30 per cento degli incidenti viene provocato da persone sotto l’effetto di alcol e droga. Il nuovo Codice della strada, in vigore dall’8 agosto, prevede pene più severe, ma evidentemente questo non basta per dissuadere soprattutto i giovani a mettersi alla guida in condizioni di pericolo per se stessi e per gli altri. Una piaga, quella delle croci sulle strade, che non è certo solo italiana. Due esempi di come si possa combattere contro chi corre in auto o guida ubriaco o drogato, giungono da due superpotenze: Usa e Cina.
A Elm Grove, nel Wisconsin, è stata congegnata un’originale azione a tutela della sicurezza stradale. Sugli autovelox piazzati sulle strade dalla polizia locale, accanto al livello di velocità del veicolo che sopraggiunge vengono fatti scorrere messaggi inequivocabili, come il numero dei giorni da trascorrere in ospedale in caso di incidente, le probabilità di rimanere coinvolti in un sinistro o il conto da saldare dal carrozziere. Obiettivo della campagna di sensibilizzazione è dare dei validi motivi al conducente per non eccedere con l’alta velocità.
C’è chi mira a sensibilizzare e chi utilizza la legge del taglione: occhio per occhio, dente per dente. Attenzione quindi a mettersi al volante un po’ alticci nella Repubblica popolare Cinese. Le sanzioni per chi si mette al volante in stato di ebbrezza sono molto severe. Nell’ultima settimana sono state infatti 15mila le persone arrestate per questo motivo. L’operazione tolleranza zero contro chi guida ubriaco è iniziata il 15 agosto scorso. L’obiettivo è rendere le strade cinesi più sicure in vista delle celebrazioni del 60° anniversario della Repubblica popolare. Tra gli interventi più drastici, la condanna a morte di un uomo per aver ucciso quattro persone guidando sotto l’effetto dell’alcol.

2 risposte a “Al volante ubriaco? In Cina
si rischia la condanna a morte

  1. La condanna a morte è forse eccessiva, ma almeno in Cina ci sono pene certe. Qui da noi chi uccide qualcuno con l’auto fa pochi giorni di galera e anche con le nuove norme non mi pare che sia cambiato nulla.

  2. Nessuno può disporre della vita di un uomo, né un governo totalitarista né tantomeno chi si mette al volante in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di stupefacenti. Ho letto di un dispositivo che non blocca l’auto se l’alito del guidatore contiene tracce di alcol, questa potrebbe essere una strada da seguire. La tecnologia a servizio della sicurezza stradale.
    Gino R. – Parma

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