Lufthansa cargo minaccia
l’abbandono di Francoforte

Lo scalo aereo tedesco di Francoforte ottiene l’ok per la realizzazione delle quarta pista, ma a prezzo della limitazione dei voli notturni. Per questi motivi Lufthansa Cargo minaccia l’abbandono dello storico hub e una drastica riduzione dei numeri dei velivoli della flotta, con ovvi riflessi in termini di riduzione dei posti di lavoro.
 Il contrasto tra il vettore aereo e i soggetti rappresentanti il territorio è forte, e anche se non costituisce una novità, viene riaffermato con vigore dal Ceo di Lufthansa Cargo, Carsten Spohr, in questi giorni estremamente decisivi per il futuro sviluppo dello scalo aereo tedesco. Gli amministratori del Land di Hesse hanno scambiato la possibilità di espansione del numero delle piste con una sostanziale riduzione dell’attività notturna (dalle 23 alle 5) che verrebbe limitata a 17 slot. La compagnia tedesca si è opposta a tale decisione in Tribunale, ma i giudici hanno stabilito che l’amministrazione ha il diritto di introdurre le limitazioni. I giudici hanno, tuttavia, ammesso la presentazione di un appello alla Corte di Karlsruhe, in quanto la drastica riduzione degli slot notturni  potrebbe essere in contrasto con il Programma di Sviluppo Nazionale approvato dal Parlamento federale.
Per Lufthansa Cargo, le limitazioni restringerebbero notevolmente le attività. I 17 slot notturni andrebbero tra l’altro suddivisi tra le diverse compagnie operanti a Francoforte, e la precedenza viene conferita generalmente ai voli passeggeri. Sono almeno 23 gli slot notturni di cui Lufthansa ha bisogno per il mantenimento dell’attuale livello del servizio, sia passeggeri sia cargo.
Una situazione che comporterebbe non solo un forte impatto negativo sulle strategie aziendali, ma rappresenterebbe anche un duro colpo al mercato europeo del trasporto aereo delle merci.  LH Cargo  è infatti la prima compagnia europea nel trasporto aereo di merci e metà dei volumi di merce viaggia su aerei “all-cargo”. Alcune voci del settore dicono che Lufthansa potrebbe cogliere l’occasione per far migrare una consistente parte dei volumi verso AeroLogic, la nuova joint-venture realizzata con la Dhl proprio nel settore del cargo aereo, società che ha individuato nello scalo di Lipsia il suo hub, e dove vi è una maggiore tolleranza sugli orari.
Riflessi di queste scelte potrebbero anche riversarsi sul mercato italiano delle merci che viaggiano via aerea. È risaputo, infatti, che un considerevole tonnellaggio di prodotti italiani destinati ai mercati di altri continenti, utilizzano Francoforte come punto di consolidamento delle merci per la successiva partenza via aerea, raggiungendo lo scalo tedesco con trasporti stradali. Attenzione massima, quindi, ai futuri sviluppi della vicenda.

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