La Lombardia spegne
i motori diesel euro 2

La Regione Lombardia ha deciso di investire 11,5 milioni di euro per migliorare la qualità dell’aria. La Giunta ha infatti preparato un pacchetto di provvedimenti per favorire l’utilizzo di mezzi più ecologici e una delibera per contrastare lo smog nei mesi invernali. «Abbiamo da sempre lavorato», ha detto il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, «su due linee: gli incentivi e le successive graduali limitazioni alla circolazione degli autoveicoli e motoveicoli più inquinanti. Sono questi i due pilastri sui quali poggi l’azione di Regione Lombardia che nel 1997, due anni prima che lo Stato italiano facesse lo stesso, ha recepito e attuato le Direttive dell’Unione Europea in materia di inquinamento. Abbiamo stabilito un patto virtuoso con i cittadini lombardi», ha aggiunto Formigoni, «incoraggiando con gli incentivi la sostituzione di mezzi inquinanti e attuando politiche e azioni non invasive, sempre dialogando con i Comuni e gli Enti Locali». In particolare sono stati approvati: un bando da tre milioni per favorire la rottamazione di mezzi inquinanti da parte degli ultrasessantenni con l’assegnazione di contributi per il trasporto “pulito” (per il comune di Milano); un bando da 3,2 milioni per incentivare la rottamazione dei vecchi ciclomotori e motocicli Euro 0 e Euro 1 e favorire l’acquisto di mezzi nuovi a nullo o basso impatto ambientale (elettrici, ibridi o Euro 3) con contributi che arrivano fino a 2.000 euro;  un bando da 3,6 milioni per il rinnovo del parco mezzi degli enti locali;  un bando da 1,4 milioni per l’installazione di pannelli solari sugli edifici pubblici.  È previsto inoltre per l’autunno un bando da oltre 8 milioni per promuovere l’installazione dei filtri antiparticolato sugli autobus diesel Euro 2 del trasporto pubblico locale con un contributo di 3.000 euro.
“Ci attendiamo», ha sottolineato Roberto Formigoni, «una riduzione di circa 2.000 tonnellate di Pm10 immesse nell’aria, con una diminuzione significativa dell’inquinamento. Nel corso di questi anni la concentrazione degli inquinanti è diminuita in Lombardia, segno che le nostre politiche sono efficaci: la misurazione delle polveri sottili risale agli Anni 90, ma se guardiamo ai valori degli Anni 80 constatiamo che si sono ridotte di due terzi. Risultati raggiunti grazie ai 475 milioni di incentivi distribuiti in questi anni ai cittadini lombardi per la sostituzione di auto e moto inquinanti, contributi ai quali da quest’anno, per la prima volta, si sono aggiunti anche quelli messi a disposizione dal Governo nazionale. A questi si aggiungono gli altri 800 milioni di euro investiti per l’acquisto di treni nuovi, mezzi più compatibili con l’aria che respiriamo».
«La lotta all’inquinamento deve vederci impegnati tutti insieme, cittadini e istituzioni, per contrastare un fenomeno che, negli anni, si è progressivamente ridimensionato», ha commentato l’assessore regionale alla Qualità dell’ambiente, Massimo Ponzoni, il quale ha anche precisato che la limitazione alla circolazione per le vetture diesel Euro 2, prevista dal 15 ottobre 2009, riguarda circa 250mila veicoli, di cui 120mila automobili, e 145mila mezzi leggeri e pesanti. «La politica degli incentivi», ha concluso Ponzoni, «sta dando ottimi risultati: dei 25 milioni di euro resi disponibili per cambiare le autovetture più inquinanti con il sistema del voucher, direttamente scaricabile dal sito internet regionale, in soli tre mesi le richieste che ci sono pervenute hanno consentito di impegnare 19 milioni di euro». «Un contributo rilevante alla lotta contro lo smog», ha aggiunto l’assessore regionale alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità, Massimo Buscemi, «viene anche dall’utilizzo che i cittadini lombardi hanno fatto dei fondi previsti dal bando per l’acquisto di moto e scooter meno inquinanti: i dati ci dicono che sono state rottamate 8.039 moto e ne sono state acquistate 9.515 nuove, di cui 398 veicoli elettrici».
Le nuove misure si affiancano ai provvedimenti già decisi da Regione Lombardia negli anni scorsi: in particolare sono ancora attivi il bando da 25 milioni per la sostituzione delle auto inquinanti con nuove a bassa emissione (contributo di 3.000 euro) e la trasformazione dei vecchi motori con impianti a metano e gpl (contributo di 600 euro) e il bando da 10 milioni per l’installazione dei filtri antiparticolato sui mezzi commerciali (contributo di 2.000-3.000 euro).

Via libera anche alle misure di contenimento dell’inquinamento per i mesi invernali (da ottobre ad aprile) con alcune importanti novità: l’estensione delle limitazioni al traffico ai veicoli diesel Euro 2 (già decisa lo scorso anno e che ora entra in vigore) nella zona critica A1, la decisione di aumentare progressivamente le limitazioni al traffico per le moto a due tempi (fino al divieto alla circolazione in tutta la Lombardia dal 15 ottobre 2011), il fermo della circolazione per gli autobus Euro 2 dal 15 ottobre 2010 e l’obbligo per tutti di esporre la vetrofania con la classe del veicolo dal 15 ottobre 2010. La zona A1, definita area critica, è quella in cui gli studi sin qui svolti hanno dimostrato esiste la maggiore concentrazione di sostanze inquinanti. Interessa i territori che si trovano nelle province di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Lodi, Mantova, Milano, Pavia e Varese, per un totale di 209 comuni. I provvedimenti si inseriscono nel contesto delle iniziative previste dalla legge regionale n. 24 del 2006 (le norme per la qualità dell’aria). Tutte queste misure sono state discusse e condivise con gli enti pubblici e le associazioni che siedono nel Tavolo permanente di consultazione previsto dalla legge stessa, che si è riunito lo scorso 21 luglio.

Mobility Card, la carta per gli ultrasessantenni
I cittadini ultrasessantenni a basso reddito residenti a Milano che decideranno di rottamare una vettura Euro 0, Euro 1 diesel o Euro 2 diesel avranno a disposizione un contributo di 3.000 euro (attraverso una “mobility card”) da spendere per utilizzare altre forme di mobilità “sostenibile” (trasporto pubblico locale, taxi, car sharing, bike sharing). Il bando, che sarà pubblicato nelle prossime settimane, fisserà il tetto di reddito familiare per poter richiedere la card (per esempio 20mila euro per una persona singola). Lo stanziamento della Regione è di tre milioni (cui si sommano due milioni messi a disposizione dal Comune di Milano). Il provvedimento, applicato in prima battuta a Milano, potrà essere steso anche ad altri Comuni, che decideranno di aderire e stanziare delle risorse.

Per le moto contributi da 200 a 2.000 euro
Il bando, che sarà pubblicato nelle prossime settimane e resterà aperto fino a esaurimento fondi, stanzia 3.230.000 euro, destinati ai cittadini residenti nella zone critiche A1 e A2 e alle imprese ed enti con sede nelle stesse aree per la rottamazione dei vecchi ciclomotori e motocicli Euro 0 e Euro 1 e/o l’acquisto di mezzi nuovi a nullo o basso impatto ambientale (elettrici, ibridi o Euro 3). Un bando simile era già stato approvato lo scorso anno con uno stanziamento di 3,5 milioni. Sono previsti contributi da un minimo di 200 euro ad un massimo di 2.000 euro.  Tra le altre misure, un contributo di 80 euro sarà assegnato a chi deciderà di rottamare un ciclomotore o motociclo Euro 0 o Euro 1 anche senza acquistare un mezzo nuovo. Questa iniziativa è svolta in collaborazione con Confindustria Ancma (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori), che riunisce le aziende costruttrici di moto, e Cei-Cives  (Comitato Elettrotecnico Italiano – Commissione Italiana Veicoli Elettrici Stradali), associazione che promuove la diffusione dei veicoli
elettrici. Questo il dettaglio dei contributi (dove non indicato il contributo è messo a disposizione al 100 per cento da Regione Lombardia).
Demolizione: 80 euro per la demolizione di un ciclomotore o motociclo Euro 0 o Euro 1;
Acquisto di mezzo elettrico:  400 euro per l’acquisto di un ciclomotore elettrico con velocità fino a 25 km/h più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1; 800 euro per l’acquisto di un ciclomotore elettrico con velocità massima tra 26 km/h e 45 km/h più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1; 1.000 euro per l’acquisto di un motociclo elettrico o ibrido con velocità massima superiore a 46 km/h più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1; 1.000 euro per l’acquisto di un triciclo elettrico o ibrido più 80 euro per l’eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1; 2.000 euro per l’acquisto di un quadriciclo leggero o pesante elettrico o ibrido più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1.
Acquisto di mezzo a benzina: 200 euro (100 Regione Lombardia più 100 casa costruttrice o concessionario) per l’acquisto di un motociclo da 51 cc a 200 cc a benzina Euro 3 più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1;  400 euro (200 Regione Lombardia più 200 casa costruttrice o concessionario) per l’acquisto di un motociclo da 201 cc a 400 cc a benzina Euro 3 più 80 euro per l’eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1;  200 euro (100 Regione Lombardia più 100 casa costruttrice o concessionario) per l’acquisto di un triciclo da 51 cc a 200 cc a benzina più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1;  400 euro (200 Regione Lombardia più 200 casa costruttrice o concessionario) per l’acquisto di un triciclo da 201 cc a 400 cc a benzina più 80 euro per eventuale demolizione di un mezzo Euro 0 o Euro 1.

Incentivi previsti anche per gli acquisti degli enti locali
Comuni, Unioni di Comuni, Province, Consorzi, Aziende sanitarie Locali, Aziende Ospedaliere pubbliche ed Enti parco avranno a disposizione uno stanziamento di 3,6 milioni di euro per l’acquisto o noleggio a lungo termine di veicoli elettrici, ibridi, bi-fuel, metano e gpl, in sostituzione dei mezzi Euro 0, Euro 1 diesel e Euro 2 diesel. Saranno finanziati anche i servizi di car sharing e l’installazione di impianti a metano o gpl su veicoli a benzina. Il bando sarà aperto fino al 31 ottobre per gli enti delle zone A1 e A2 e poi, se le risorse non saranno esaurite, verrà esteso a tutta la Lombardia. Si tratta anche in questo caso della riproposizione di un analogo bando già attivato negli anni scorsi.

Pannelli solari
Beneficiari del provvedimento sono Comuni, Comunità montane, Aler, Fondazioni pubbliche e Società a capitale interamente pubblico. Oltre agli enti pubblici possono presentare la domanda di contributo anche le Società a capitale interamente pubblico, le Onlus o Cooperative senza scopo di lucro, le imprese private
e le Esco (Società di Servizi Energetici) che utilizzino, a titolo di concessione, locazione o di un diritto reale di godimento, immobili di proprietà pubblica o che attuino interventi di riqualificazione su immobili di proprietà pubblica. Viene finanziata l’installazione di impianti solari termici per la produzione di acqua e aria calda con contributi che possono arrivare a coprire fino al 60 per cento del costo. Lo stanziamento è di 1,42 milioni di euro; il bando sarà pubblicato a settembre.

Il piano d’azione per l’inverno
Per prevenire e contenere episodi acuti di inquinamento atmosferico, in particolare quello da polveri sottili (PM10), nel periodo invernale, è previsto il fermo programmato dei mezzi più inquinanti (autoveicoli benzina e diesel Euro 0, diesel Euro 1, diesel Euro 2, ciclomotori e moto a due tempi Euro 0) dal 15 ottobre 2009 al 15 aprile 2010, dal lunedì al venerdì (escluse anche le giornate festive infrasettimanali) dalle 7.30 alle 19.30. Il provvedimento si applica alla Zona A1.  Da quest’anno le limitazioni al traffico sono estese ai veicoli diesel Euro 2 (come già deciso e comunicato lo scorso anno). In più è stato deciso di aumentare progressivamente le limitazioni al traffico per le moto a due tempi (fino al divieto alla circolazione in tutta la Lombardia dal 15 ottobre 2011), con questa tempistica:   dal 16 aprile 2010, entrerà in vigore il divieto permanente di circolazione per la zona critica A1;  dal 15 ottobre 2010 al 15 aprile 2011, quindi con l’avvio della stagione invernale, il divieto sarà esteso al resto della Lombardia dalle 7.30 alle 19.30 dal lunedì al venerdì; dal 16 ottobre 2011 ci sarà il divieto totale alla circolazione di questi mezzi in tutta la Lombardia. È stato anche stabilito il fermo della circolazione per gli autobus Euro 2 dal 15 ottobre 2010.

Ora è obbligatorio esporre la classe del veicolo

Viene introdotto l’obbligo per tutti gli autoveicoli della Regione Lombardia di esporre la vetrofania con la classe del veicolo dal 15 ottobre 2010. A queste misure se ne affiancano alcune altre per il periodo invernale, tra cui la conferma dei limiti all’utilizzo della legna per riscaldamento in camini o stufe di vecchio tipo (quando sia presente un altro impianto) nelle zone di pianura (sotto i 300 m di altitudine).

Incentivi ai Comuni per potenziare i controlli
Grazie a uno stanziamento regionale di 1 milione di euro, approvato nel marzo di quest’anno, saranno garantiti incentivi economici ai Comuni della zona A1 che decideranno di potenziare i controlli. Le verifiche saranno effettuate sulla regolare revisione dei veicoli, sui gas di scarico e sul rispetto delle limitazioni alla circolazione. Si prevede di effettuare almeno 300mila controlli all’anno, pari a circa il 10 per cento dei veicoli circolanti nella zona A1. In più, grazie a una norma inserita nel cosiddetto “collegato ordinamentale” e approvata lo scorso 29 giugno, è consentito l’uso di impianti di rilevazione elettronica per effettuare controlli e irrogare le relative sanzioni in caso di violazione del divieto di circolazione.

L'assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità, Massimo Buscemi, il presidente della Regione, Roberto Formigoni, e l'assessore alla Qualità dell'Ambiente, Massimo Ponzoni
Da sinistra, l’assessore alle Reti e Servizi di Pubblica Utilità, Massimo Buscemi, il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, e l’assessore alla Qualità dell’Ambiente, Massimo Ponzoni.

2 risposte a “La Lombardia spegne
i motori diesel euro 2

  1. Sono un pensionato di 64 anni e sono in possesso di un veicolo diesel euro 2. Il signor Formigoni (che viaggia tranquillamente e senza spese sulle auto “blu”) si è mai chiesto come devono fare quelli come me che per motivi familiari devono spostarsi nelle zone A1? Per di più io abito a 300 metri dal confine con la zona A1 e non posso usufruire dei tremila euro della Regione per sostituire l’auto e dovrei dare fondo ai risparmi di anni per poter cambiare auto. E, come non bastasse, io non percorro annualmente più di 8.000 chilometri. Ora mi chedo, inquino maggiormente io, o quelli che con macchinoni di 3000 di cilindrata ne percorrono 100 o 200mila l’anno? Vi sarò grato se vorrete darmi una risposta, anche se so già che questo mio sfogo non verrà tenuto in alcuna considerazione. Grazie.

  2. Caro Formigoni, sono un cittadino che ha votato destra. Alle prossime elezioni ho tanti dubbi che la votero’ e come me ce ne saranno tanti. Purtroppo la politica sull’inquinamento che sta facendo va contro l’interesse di molti cittadini lombardi. Non mi venga a dire che tutto il male e’ causato dalle automobili. E’ scientificamente provato che, lavando le strade, risolverà almeno il 50 per cento dei problemi. Certamente e’ molto conveniente fermare le macchine. Pero’ deve pensare che non tutti hanno i suoi soldi. A malincuore dovro’ votarle contro. Provi a pensare la Lombardia “rossa”. Stia certo che succedera’, se non cambierà parere…. Buongiorno da un cittadino lombardo. Spero che il caro Silvio le faccia cambiare parere sul fermo delle automobili. Perché altrimenti perde anche lui…

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