La Cgil: così in Italia resterà solo l’autotrasporto più povero

Il gruppo Arcese minaccia di lasciare l’Italia con la sua grande impresa di autotrasporto, dal gruppo Gavio spiegano come oggi sia quasi impossibile stare su un mercato drogato dalla concorrenza straniera senza aiuti. Un problema che conosce molto bene il sindacato. “Il rischio è reale non solo per i grossi gruppi come Arcese e Gavio, andando avanti di questo passo in Italia rimarrà soltanto l’autotrasporto cosiddetto povero, i padroncini e i corrieri dell’ultimo miglio” commenta, seriamente preoccupato, Michele Azzola, segretario nazionale della Filt Cgil che segue proprio il trasporto merci. Preoccupazioni che riguardano anche l’occupazione dei tanti addetti del settore.

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I 28 morti di Viareggio
potevano essere evitati?

Abbiamo atteso che chi, da esperto, dovrebbe sapere dove mettere le mani e proporre al titolare del dicastero delle soluzioni idonee ad affrontare il delicato tema del trasporto delle merci pericolose, si attivasse di fronte a 28 vittime ma, alla luce dell’inspiegabile silenzio totale sentiamo il dovere di rivolgere direttamente al ministro Altero Matteoli, che è ben conscio della complessità della questione, un suggerimento semplice, utile a consentire il riavvio di un percorso virtuoso, abbandonato dal  Governo Prodi, inadeguato, ma neppure ripreso dagli attuali delegati alla materia. La tragedia di Viareggio ha colpito tutti.

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