Con Montano, Cagnotto e Cucinotta la sicurezza è “Sulla Buona Strada”

Aldo Montano, Tania Cagnotto e Maria Grazia Cucinotta. Sono loro i testimonial della prima fase della campagna per la sicurezza stradale realizzata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo schermidore, la campionessa di tuffi e la celebre attrice hanno infatti messo a disposizione i loro volti per sensibilizzare i cittadini a comportarsi correttamente sulle strade. La campagna, che ha preso il via in questi giorni, proprio a ridosso dei grandi esodi estivi, si chiama “Sulla Buona Strada” e vuole porre l’attenzione sulla condotta dei soggetti che tutti i giorni si muovono sulle strade. Decisamente centrati i messaggi scelti. L’affascinante Maria Grazia Cucinotta invita alla massima attenzione con lo slogan “In strada, basta una distrazione per saltare ai titoli di coda”, legato al fatto che ogni anno, sulle strade italiane, si contano 5.000 morti e 300mila feriti per disattenzioni (magari provocate da cellulari e autoradio), mancato rispetto della precedenza, velocità elevata e guida sotto l’effetto di droghe o alcol. Per Aldo Montano lo slogan scelto è “Cerco sempre l’affondo, ma mai sul pedale”, mentre la tuffatrice Tania Cagnotto dice “Faccio acrobazie, ma non quando guido”.
Messaggi chiari, scelti per cercare di contrastare gli impressionanti numeri che riguardano la sicurezza stradale. In Italia, nel 2007, ci sono stati 230.871 incidenti stradali, con 5.131 morti e 325.850 feriti, per un costo sociale di oltre trenta miliardi di euro, pari al due per cento del Pil.  Mediamente i morti per incidenti stradali sono circa 10 volte più numerosi dei morti per infortuni sul lavoro (al netto degli infortuni stradali, che rappresentano circa il 52 per cento di questi). I morti per incidenti stradali sono circa 10 volte più numerosi dei morti per atti delittuosi e sono oltre 100 volte maggiori di quelli avvenuti in tutte le altre modalità di spostamento (nave, treno, aereo). Inoltre, gli incidenti stradali sono la prima causa di morte nella fascia d’età fino a 40 anni e non esiste nel nostro Paese (e in nessun altro Paese sviluppato) una causa violenta di mortalità e ferimento che per dimensioni e impatto sociale ed economico si avvicini anche lontanamente agli incidenti stradali. Particolarmente pericolosa è la zona urbana, nella quale si concentra il 44 per cento della mortalità e il 77 per cento degli incidenti. Una zona, quella urbana, pericolosissima per i cosiddetti utenti deboli (pedoni, ciclisti, motociclisti): ogni giorno circa 56 pedoni sono coinvolti in incidenti stradali e quasi due al giorno perdono la vita. La situazione è molto grave per chi si sposta su scooter, ciclomotori o moto: il numero di incidenti che li riguardano è infatti in continuo aumento.

Per vedere il video con Aldo Montano: http://www.sullabuonastrada.it/media/2284/ministerodeitrasporti_montano_30.mp4

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