Due giorni di sciopero sono stati indetti dai sindacati dei benzinai, Faib, Fegica e Figisc, per protestare contro le compagnie petrolifere accusate di non rispettare le regole ma anche contro il governo “colpevole” di non mantenere gli impegni. La mobilitazione, che scatterà l’8 e il 9 luglio, impedirà il rifornimento in tutta Italia.
Secondo i rappresentanti sindacali dei benzinai «le istituzioni, il Governo e il ministero dello Sviluppo economico in testa, hanno il compito e il dovere di impedire che le compagnie petrolifere proseguano nell’aperta violazione delle leggi che impongono loro di rinnovare gli accordi economici e normativi che regolano i rapporti con i gestori, in alcuni casi scaduti da due anni e già largamente erosi dall’incremento dei costi di gestione e dalla flessione delle vendite o sacrificati sull’altare della guerra dei prezzi».
